PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/07/2012
Anni fa io conobbi un certo tale
maniaco tanto del controllo ormai
che per lui certamente il detto vale
che in difetto non lo coglievi mai.

Se la tassa scadeva il trenta aprile
al due del mese eran di già pagate,
e nel cervello aveva tali pile
da ricordarsi compleanni e date.

Teneva sempre a mente ogni scadenza
ed a lui non sfuggiva proprio niente,
del necessario non restava senza
perché tutto acquistava scientemente.

Comprava al supermarket un prodotto
e sempre controllava ogni momento
la scadenza, che andava a ricordare
contro il rischio dell'avvelenamento.

E se per caso fosse mai accaduto,
avendo lui di questo gran mania,
un prodotto che fosse già scaduto
solo da un'ora, lo buttava via.

Un giorno fu per lui però fatale
perché un attimo solo, obtorto collo"
gli capitò di ricordare male...
e questo per lui fu final tracollo.

Di borlotti egli aprì la scatoletta
e si mise a mangiarli in modo gaio,
poi un'occhiata dette all'etichetta:
scadevano alla fine di febbraio!

Gli venne un colpo secco sull'istante,
"adesso, disse, muoio avvelenato
ed è la prima volta dopo tante
che di guardare io mi son scordato.

Questo è di Marzo proprio il primo giorno
e ho mangiato fagioli già scaduti
da qualche ora, ed io farò ritorno
nell'aldilà da dove siam venuti."

Mentre cadeva a terra con dolore
al calendario diè sguardi tremanti
e s'accorse, di nuovo con stupore
che lui era rimasto un giorno avanti!

Quell'anno bisestile era di fatto
e non era neppur finito il mese,
quindi si consolò, felice e ratto,
urlando: "Le mie doglie son sospese!"

A farla breve, tale avvenimento
dell'anno ch'era dunque bisestile
impedì tosto l'avvelenamento
e lui si rialzò con grande stile.

Diceva a tutti: "Guarda che fortuna
ho avuto per un mese un po' più allungato,
io sono nato sotto buona luna...
altrimenti ero morto avvelenato!"
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)