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Pubblicata il 12/07/2012
Nelle Braccia di Salici Roventi

(Scuoto le catene)

Scacchiera di sole
nelle gabbie rancide
di solitudini frustate,
il cielo delle vene
è sangue in tempesta.
Chiuso in gola,
l'urlo di sabbia che monta.

(dai bracciali di ferro.)

La pelle stride all'unghia
in torture di sale,
ma non digerisco la resa
abbatto le mura gridando,
mentre covo nel petto
il leone che diventa tigre,
che diventa drago.

(Strappo le colonne)

Sbrano l'incauto nemico
e creo nuovi mondi,
perché uno solo non basta.

(e libero l’anima)
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..............................
Nelle Braccia di Salici..............Piangenti



r

il 12/07/2012 alle 12:24

ritorna l'axel battagliero...mi hai ricordato Sansone di biblica memoria, stupenda in particolare l'ultima strofa ed il controcanto
un abbraccio

il 12/07/2012 alle 12:24

I tuoi versi evocano un Prometeo incatenato, battagliero ed incurante degli Dei per affermare la sua umanità e la sua forza
Bedecke deinen Himmel, Zeus..........( Goethe)
busserl

il 12/07/2012 alle 12:49

Sofferenze...

il 12/07/2012 alle 12:59

Avrei voluto scriverla io una poesia così per il momento che vivo. sei bravissimo e le metafore che hai usato sono azzeccatissime per dare l'immagine delle sofferenze dell'anima incatenata e quell'urlo chiuso in gola che monta è un'immagine molto significativa e "covo nel petto il leone che diventa tigre, che diventa drago".......e no, non basta un solo mondo se dev'essere così, meglio cercare di crearne altri.
L'ho fatta tutta mia Ax, grazie infinite e, se permetti, la conservo.
Ti abbraccio,
ela

il 12/07/2012 alle 13:58

la gabbia in cui ci imprigiona la realtà ha insospettabili e crudeli finestre da dove il sole entra a scacchi, insufficiente per darci vera libertà, sufficiente però per accendercene nel cuore un desiderio insopprimibile. Li senti i raggi sulla pelle, e sono caldi, carezzevoli vorresti tuffarti nel suo caldo abbraccio, ma i polsi sono incatenati...il pianto dell'anima diventa rovente e brucia sulla pelle....si può reagire diversamente al fallimento del tentativo di evasione dalla prigione del reale: ci si può rincattucciare in un angolo buio, dove il sole non arriva accettando quindi la resa, o virilmente: preso atto che il corpo è condannato irrimediabilmente alla prigione, spezzo con forza le catene che legano l'anima, libero almeno lei, mi invento "mondi nuovi", dove possa vivere felice, libera, senza "sole a scacchi".
mi piace moltissimo, in particolare la 2 e 3 strofa e il controcanto.
ti abbraccio
eos

il 12/07/2012 alle 14:13

Questa poesia è energeticamente esplosiva...grande è il desiderio di libertà e di lotta, ma anche di forza e coraggio per cambiare il senso alla vita , ormai non appagante.
bravissimo
ninetta

il 12/07/2012 alle 14:34

Il titolo mi ha rapito e attirato...
la poesia mi ha colpito.
Bellissima anche la contropoesia in contrasto di toni con i versi principali.
Bravo Ax,
abbraccio, ciao
Andrea.

il 12/07/2012 alle 19:59

roventi..... roventi....

AxEL

il 13/07/2012 alle 09:30

Perfetta indicazione, carissimo, le colonne sono quelle! :-)
Un abbraccio e grazie!
Ax

il 13/07/2012 alle 09:31

doppio grazie! :-)

AxEL

il 13/07/2012 alle 09:32

grazie per il tuo passaggio e bella citazione del Sommo!
Bussili
Ax

il 13/07/2012 alle 09:35

e non solo... :-)

il 13/07/2012 alle 09:38

onorato della tua partecipazione così sentita alla mia poesia, e che tu la voglia conservare...
sono davvero lieto del tuo commento così intenso!
Un abbraccio
ax

il 13/07/2012 alle 09:40

benissimo Eos, hai tradotto in narrativa avvincente i miei versi! :-)
Grazie per le tue parole di apprezzamento e interesse!
Un abbraccio caro
Ax

il 13/07/2012 alle 09:53

grazie Ninetta, lieto che tu l'abbia letta e recepita così come la sento...
Un abbraccio
Ax

il 13/07/2012 alle 09:56

grazie per i lcommento, benvenuto!
Ciao
Axel

il 13/07/2012 alle 09:58

grazie Andrea, bella la progressione del tuo interesse! :-)
Un abbraccio!
Ax

il 13/07/2012 alle 09:59