PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/07/2012
Dispongo parole sul pentagramma dei pensieri
ed emergono accordi minore consegnati all’acrilico del tempo.

Adagio andante
in confuse melodie
mi avvolge,
mi cristallizza
in un riconoscibile dolore
di spigoli e curve.

Piango note di ceralacca per risorgere:
per quanto doloroso,
sapere è stampella,
è soffrire restando in piedi.
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Bei colori di sostanza in bella forma a cornice.
Grande!
Axel

il 04/07/2012 alle 20:04

***INTERESSANTE. Ogni parola è ceralacca bollente. Sigilli! Quando lo scritto, è dettato dal proprio Sé, di chi ha insita nella mente la ragione dell'Esistenza, trova corrispondenza universale.*

il 04/07/2012 alle 22:21

Bellissimo il finale, bella tutta.
Alessia

il 05/07/2012 alle 00:08

il titolo è un portento..
ninetta

il 05/07/2012 alle 00:20

da qul pentagramma..ne è uscita una bella poesia musicale...piaciuta
un saluto
S.

il 05/07/2012 alle 08:06

Le suggestioni estemporanee aiutano! grazie e ciao Axel!
S.

il 05/07/2012 alle 09:42

wow, grazie per la profondità che attribuisci al mio scritto...
S.

il 05/07/2012 alle 09:50

Grazie stellina,
contenta ti sia piaciuta tutta!
S.

il 05/07/2012 alle 09:55

Grazie cara..nel finale c'è il conforto delle consapevolezze...
Buona giornata!
S.

il 05/07/2012 alle 10:25

Mi è sempre piaciuta la ceralacca!
Grazie e ciao!
S.

il 05/07/2012 alle 10:26

Un grazie musicale..
Ciao
S.

il 05/07/2012 alle 10:30

"sapere è stampella,
è soffrire restando in piedi." sono d'accordo. Soffro, so di soffrire, so perchè soffro........il pianto è liberatorio, ha un senso.
diverso è negare la sofferenza e non darle il sollievo del pianto. Ci si aggroviglia in un dolore senza fine e senza speranza di rinascita.
molto bella
ciao
eos


il 05/07/2012 alle 10:59

Bello il tuo commento, concordo su tutto..
Ciao cara e buona giornata!

il 05/07/2012 alle 11:44