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Pubblicata il 23/06/2012
Tre terre avea Rumi, tre regni:
del sole, della luna e la terra oscura.
ed un solo prence da tutti amato.
Acre invidia si impadronì del principe Nero
che ricorse a sortilegio contro il fratello.
Con subdolo inganno il matrimonio promise
alla Maga Romilda che poi uccise.
In cambio la pozione maledetta volle
atta a mutar in ispido lupo
chiunque un sol sorso bevuto avesse,
e ciò durasse per anni mille,
trascorsi i quali, se al sortilegio non posta fine fosse,
tal condizion per sempre permanesse.
Fu così che il regno d'ombra gli altri superò
con l'odio, con la forza e con viltà.
Bandito ogni colore
permesso solo il nero fu.
La luce del sole non allietò mai più
e nebbia fitta scese sui tre regni.
Terrore ed ombra tremar fecero tutti
elfi, fate, gnomi e folletti.
Uomini e donne, vecchi e bambini
divennero servi del Nero padrone.
Appressandosi la fine degli anni mille
il perfido principe il suo fido chiamò:
il cavaliere dalla nera armatura.
"Voglio ed esigo il cuor di mio fratello.
E non fallire, con vita tua risponderai."
Il cavaliere nero si inchinò
e,salito in groppa al suo destriero,
al galoppo, all'istante, se ne andò.
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sto seguendo il sentiero da percorrere
ci sentiamo al traguardo
affetto sempre
ninomario

il 23/06/2012 alle 08:46

seguo con grandissimo interesse la storia, che mi ripeto, trovo avvincente.....
non vedo l'ora di leggerla tutta assieme.
bravissimo Fabio! la "montagna incantata" mi ha incantata...
adesso capisco la disperazione del cavaliere nero!
a presto
eos

il 23/06/2012 alle 13:49

Ho letto le altre di fretta , ma ora le rileggo. Avvincente, non vedo l'ora che la montagna scura riprenda i colori..tutto quel nero mi rattrista .Complimenti Fabio.Non conoscevo questo tuo lato poetico.
un abbraccio
ninetta

il 23/06/2012 alle 14:44

Il sentiero è apposta zigzagante per creare un po di suspance
Affetto fabio

il 02/07/2012 alle 23:56

Contento di averti "incantata" si vede che dentro di te non hai perduto quel che c'è di sano e buono nella fanciullezza
Vedi, ho apposta fatto salti nel tempo per rendere tutto non troppo semplice di primo acchito
La storia è breve, si capirà subito tutto (spero)
affetto fabio

il 02/07/2012 alle 23:59

Già il nero... pensare che il noro non esiste come colore ma è assenza di colore.
Grazie della tua gradita presenza
Con affetto fabio

il 03/07/2012 alle 00:01

Notevole ed interessante la descrizione che fai...
mi ricorda le descrizioni di Calvino nelle "Citta Invisibili"...
Il bello che anche in questa tua storia, come in quelle di Calvino, almeno per me, si possono trovare una varietà di simboli interessanti ed efficacemente connessi.
Un caro saluto fabio,
complimenti,
Andrea.

p.s. domani conlcuderò con le ultime due storie...
ciao

il 11/08/2012 alle 20:20