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Pubblicata il 26/10/2002
La notte e' appena iniziata ed e' lunga
ma so', che appena un fascio di luce
attraversera' la serranda, la notte mi
lascera' per far posto ad una nuova
giornata.
Non ho sonno, ma forse non ho proprio
l' ipirazione del sonno.
Mi dovro' mettere a pensare,qualcosa
che stimoli il mio cervello a tenermi
sveglio.
Pensare alla vita ,e l'illusione di essere
il solo padrone di essa.
Cambiare il suo corso a piacimento
di me stesso.
Pensare alla donna che amo,sentire
la sua voce, e scorgerla nella
penombra della mia, buia camera.
Pensare alla natura e di quanto.
essa sia perfetta e imprevedibile.
Ma il mio cervello piano piano va
sciogliendosi,insieme al mio stanco
fisico.
Pensieri astratti e cattivi lievitano in
esso.
Un pensiero di morte e malinconia
si appropriano del mio pensare.
Tutto il mio essere non da piu' segni
di vitalita'.
IL mio corpo pian piano si lascia
andare ed io finalmente mi addormento.
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...Chiunque legga questa tua lirica può ritrovarcisi...
notti in cui ci si gira nel letto nervosamente senza riuscire a rilassarsi, a godersi il meritato riposo, e allora prendono il loro spazio i pensieri, che ci seguono dappertutto anche nei sogni, e la mente si stanca e finalmente cede....
Bravo...
Trix*

il 26/10/2002 alle 15:44