PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/06/2012
Sentez-vous ma peur,
ne laisse pas la douleur.

Suono di violino in stanze vuote
di tenebra profonda.
Gocciola lento un lavello
il nero suono dell'acqua
dal sorriso di calcare.

Forse una voce,
forse solo un rumore...
trepida l'animo
come cristallo
allo sguardo della gazza.

Lucenti occhi nell'ombra
irrompono nell'ansia
del cuore ansimante.
Frusciare del vento
su imposte dalle cigolanti braccia.

Senti la paura mio cuore...
non lascia passare il dolore.
Agonia del terrore
o pace del piacere.
Esistenziale interrogazione.

L'una breve ma potente,
l'altra lunga ma dai sottili contorni.
Albeggia l'orizzonte di canti aviatori
mentre rugiada lacrima da steli freschi.
E col sole riemergo da me stesso.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

che bella! la paura paralizza, agghiaccia dentro e non lascia passare nulla...chiusi in un guscio di terrore, sordi e ciechi a qualunque stimolo....
"col sole riemergo da me stesso"......è così, come una nuova nascita allo sparire delle ombre.
bravissimo Andrea!
ti abbraccio
eos

il 02/06/2012 alle 13:29

Grazie eos cara, felice del tuo apprezzamento.
Ti abbraccio
Andrea.

il 02/06/2012 alle 15:19

la paura, il terrore non lasciano passare il dolore..
è proprio vero, ben descritta poeticamente..
bravissimo
ninetta

il 02/06/2012 alle 16:26

grazie, troppo buona,
ciao ninetta
Andrea.

il 03/06/2012 alle 18:40

... una di quelle poesie che si sente sulla pelle!
complimenti!
c.

il 04/06/2012 alle 18:02

ti ringrazio del giudizio e dell'apprezzamento.
ciao climax
Andrea.

il 04/06/2012 alle 19:35