Odo il rumore del mare,
lo splash delle onde che mi fa sognare.

Amate e cristalline gocce sanno di risvegliare
potenti respiri, raccontano di albe lontane,
di forze d'azzurro e costante calma riflessa
ondeggianti e sognati echi ritmano il tempo.

Dallo scoglio, sto ad osservare
un gabbiano che con ali accarezza
ed abbraccia il cielo, dall'azzurro velo.

Profonde immersioni d'infinito rumore,
ondeggia la sabbia al bacio dell'acqua festosa,
ricambia l'ardito amore d'un buio fondale.

Scuta l'onda dal manto blu'
e poi a picco scende giù.
Spicca uno scoglio,
spumeggia la pietra
l'onda si fa sempre piu' forte
e irrequieta.
Scherza col mare.
Io la fisso e in silenzio
la stò ad ascoltare, mentre l'onda
continua a rumoreggiare.

Forte e possente il velo trascina l'onda,
respira l'anima la trattiene la circonda
e quando il buoio nasconde i colori,
nasce l'azzurro intenso del sapore.

Plana il gabbiano sull'irta roccia
chiude le sue ali di seta,
osserva la schiuma che mai cheta.

atechesei Valentina e QUIARA