Lo spazio segnato col gesso
la rete metallica mostra
le sue maglie romboidali
i riflettori invogliano le voci gli sguardi e le altre cose belle
che accadono in certi momenti
l'erba direbbe topici
la terra grassa sottostante aggiungerebbe talpici
io che ho scavalcato senza pagare il biglietto non dico nulla
ma mi godo lo spettacolo dei musicanti sguinzagliati sul palco
dopo aver fregato la birra a un tonto che limona
con una dai capelli verdi
sghignazzo sotto l'impalcatura, non sono avezzo alla birra
e barcollo, sogno, mi addormento
dove sei andata malinconia
di giorni grigi di scuola, adesso sono io il re
incontrastato, di questa estate da sballo.