PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/10/2002
Un altro funerale…
Sarà il quarto questo mese…
E mi chiedo, sdrammatizzando,
se ci sarà carenza di personale,
all’altro mondo…
Trasferimenti istantanei,
non richiesti, ma imposti…
il rito è sempre lo stesso,
cambia il prete,
ma il sermone…solito testo…
stesse parole, inutili, banali…
Chi soffre non sente…
di quella liturgia non ricorderà niente…
Ed io… più distaccata
della folla che mi circonda,
cerco di capire il senso,
di ciò che sta’ accadendo…

“Vivi, dando importanza
a mille sfumature,
rimandi a domani cose sospese,
eternamente rinviate,
e dai per scontato,
che il tuo tempo non sia ancora finito,
che ne hai davanti…
per annoiarti, per adirarti…
per lamentarti di questa vita,
scomoda, terrena fatica…
E poi… “La chiamata”,
inattesa, improvvisa…
neanche il tempo di salutare,
figurati poter sistemare
le mille cose sospese…
Ma a quel punto, poco importa,
son problemi di chi resta…”

Si, lo so, è facile parlare,
riuscire a sdrammatizzare,
quando non è di un tuo caro, il funerale…
ma si è più lucidi per pensare…
e perché no…per avere paura…
La prossima chiamata
potrebbe già essere decisa,
e se fossi io…
non sarei affatto preparata…
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...si....scrivo in diversi modi...e troppo spesso mi stanco di parlare sempre di cose serie e profonde...la vita è anche questo...ironia...riflessioni serie ma che si fanno anche sdrammatizzando....
non possiamo essere sempre uguali...
A me piace saltare da un posto all'altro, da una lacrima a un sorriso....perchè la vita è così è un'altalena e bisogna scorgere ogni sua sfumatura...
Infatti questa non ha pretese di nessun genere...un pensiero ironico, forse banale, per esorcizzare una situazione pesante....
Ciao....
Mary*

il 24/10/2002 alle 10:05

Grazie Edo...vedo che qualcuno apprezza invece l'affrontare con un po' di leggerezza questi argomenti...troppa profondità appesentirebbe troppo un argomento come la morte, che va affrontata al momento giusto con la giusta dose di dolore e di lacrime...ma quando è possibile, proviamo a strapparci un sorriso anche su di lei, boicottandola un po':-)
Idem...spero anch'io di rimanere disoccupata di qua, anzichè occupata DI LA'....
Ciao:-)
Mary*

il 24/10/2002 alle 13:03

....grazie Ily...una riflessione un po' leggera stavolta...ma non si può sempre prendere troppo sul serio "la vita" e " la morte" non trovi...?:-)
Un bacio anche a te, carissima...
Ciao, Mary*

il 24/10/2002 alle 13:05

Un pensiero su un evento inevitabile.
La tua sensibilità ti ha portato a queste simpatiche riflessioni.
Simpatica
N.

il 24/10/2002 alle 13:37

Mi piace l' ironia di questa tua poesia, in cui descrivi questi cortei funebri, dove a parte i parenti stretti, le altre persone son li per quella che Pirandello definiva " commedia delle convenzioni " e sghignazzano, guardano come son vestiti gli altri e sparlano alle spalle del morto. Ciao.
Michele

il 24/10/2002 alle 14:42

Nooooo dai......non ho sghignazzato.....:-)
certo sono daccordo con pirandello in certi casi, ma non è di quel tipo di distacco che parlavo...
Ci sono momenti che purtroppo, anchese lo eviteresti volentieri, DEVI andarci ai funerali....per rispetto a chi resta e a chi sei affezionato...
ma hai modo di riflettere ironizzando e esorcizzando questa pesantezza che la morte ci impone...ma si facciamole anche le boccacce...:-)
Ciao
Mary*

il 24/10/2002 alle 14:53

A volte ci conviene ironizzare e sdrammatizzare per non rendere la vita ancora più pesante di quello che è....:-)
Grazie...
Ciao, Mary*

il 24/10/2002 alle 14:54

tra il serio e il faceto bella immagine della morte
bacioni MG:)

il 24/10/2002 alle 22:52

bella..beh è un termine un po' forte, MARY....dai... :-)
la morte non può mai essere bella, ma noi possiamo anche prenderla un po' in giro...
Ciao...Mary*

il 25/10/2002 alle 11:08