Caro Andrea,
se non ti conoscessi un pochino (almeno spero) direi che l'esame di stato ti sta incupendo in maniera drammatica...
Invece stai scrivendo stupendamente usando le parole ed i tempi e la metrica poetica ed è palese che ti stai divertendo e stai impartendo lezioni di .....semiotica ermeneutica.....
Non posso non far risaltare ciò che mi ha fatto impazzire leggendo; adesso lo trascrivo:
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Ragni dagli occhi infiammati
percorrono tele di morte e tempo
ove ignare vittime soffocano lentamente.
Tavoli cedono alla voce di tarli affamati.
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Da sballo,
post hoc, ergo propter hoc.
romeo.
Forse un poco incupito lo sono...ma non è questa la causa delle recenti poesie.
Non so se sto usando la metrica poetica,
per quanto mi concerne tento di non essere legato a metrich ben definite.
Semiotica, semiotica....quale segno ti spinge....
Ti ringrazio del passaggio e dell'apprezzamento
Romeo, e volendo esser sincero non ho ragionato su questa poesia in una visione semiotica, se così pare l'ho fatto implicitamente, ma ti ringrazio lo stesso.
Un saluto caro,
vale,
Andrea.