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Pubblicata il 22/04/2012
Digrignando i denti, con la coda dell occhio ti guardo tirando il viso con un'appuntita espressione di boia.
Puoi sentire l'odore del liquore provenire dal piu profondo di me medesimo, sordo allarme annunciante la tua secca esecuzione prossima.
Sono buono io, e per questo che ti uccido.
Non meriti di vivere. E chi non merita di vivere deve morire.
Ho intrappolato tutto cio che di piu magnifico possa essere riuscito ad immaginar di te sulla mia tela giallastra; tutto cio che non sei mai stata si muove ora e per sempre sospinto dal furioso alito del Merisi. Brandisci fiera la gentilesca spada che fu di Giuditta e combatti contro il putrido Oloferne autorigeneratosi delle maleodoranti feci di quelli che sono i tuoi veri aguzzini, i moderni!
Ti anniento ora troia bastarda, ti dipingo via dal volto quell'orribile ghigno col pugnale!.
Tu non sei mai stata.
E che il tuo caldo sangue sia sollievo per gli scarafaggi!
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Non immaginavo che un rifiuto potesse produrre
tanto.Un cauto saluto:eclisse.

il 23/04/2012 alle 23:15

Il rifiuto viene dal pittore il quale ha sempre cercato, inutilmente,cio che di piu bello ci sia nella donna che si trova ora dinanzi a lui. Queste qualita sono state infine dipinte sulla sua tela dove la ragazza appare virtuosa forte e resistente dinazi alle perverse tentazioni moderne, come Giuditta nell atto di ribellione contro il gigante Oloferne.
L'ira del pittore e incontrollabile in quanto la realta che si presenta a lui svela una donna lontassima dagli ideali da lui sognati e dipinti sulla tela, la donna e frivola, inconsistente e corrotta e questo lui, ferito da un amore impossibile, non lo puo sopportare dunque rifiuta la ragazza nella sua versione reale. e s'incazza. :)

il 24/04/2012 alle 08:22