PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/04/2012
Sguardi scrutano instancabilmente
il muoversi delle gesta umane.
Non è dato sapere il loro giudizio.

Non è dato sapere il loro giudizio.

Ci sono camaleonti che si nascondo
sorridono appaiono come noi.
Ma nelle mani hanno coltelli.

Nelle mani hanno coltelli.

Merli fischiano un canto amico
piacevole a sentirsi ma mortale invero.
Perchè rubano pensieri e instillano incubi.

Rubano pensieri e instillano incubi.

Farfalle volano leggere e libere
colorando gli occhi per nostro piacere.
Inganno perpetuato per distoglierci dallo scopo.

Inganno per distoglierci dallo scopo.

Lode al Totem Ammonitore
Sotto la guida della mantide in preghiera
ci attende il futuro.
Sotto la guida della vedova in attesa
ci attende la gloria.
Il serpente è in noi. Noi siamo per lui.
Il gufo è sopra noi. Noi sosteniamo lui.
La volpe è dietro noi. Noi assecondiamo lei.
La lupa è davanti noi. Noi sfamiamo lei.

Morte a chi non ascolta la voce del Totem.
Morte al disertore, morte al disertore.

Il controllo su menti assenti
è il pericolo dell'uomo nella tana dell'orso.
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sciamanesimo e riti ancestrali, me paure percorrono le vene in sangue acceso...
Molto originale e interessante!
Ciao
Ax

il 11/04/2012 alle 21:21

un testo denso e carico di simboli, simboli quasi danteschi( soprattutto la lupa) tutto per parlare della nostra situazione in questo mondo super-tecnologgizato per nulla libero, dove le vecchie passioni di sempre ( soprattutto bramosia ed avidità) la fanno da padrone, il problema è appunto il controllo, supportato dalla tecnologia e dalla scienza asservita...così l'ho interpretata e ne condivido l' amarezza...

il 11/04/2012 alle 21:51

ad ogni periodo storico le proprie ancestrali paure che talvolta si trasformano in incubi tattili

il 12/04/2012 alle 09:23

uno degli intenti è quello...
ciao reb ti abbraccio
Andre

il 12/04/2012 alle 13:21

grazie un'altra poesia dal mio sperimentare...
hai colto gli aspetti di questa poesia in modo egregio.
Ciao Ax
Andrea.

il 12/04/2012 alle 13:22

Si, mi piace la tua interpretazione...
pur non avendola pensata in quest'ottica mi è stupito la tua lettura.
I simboli sono ovviamente le parti basilari della poesia(anche se mi duole ammettere che la lupa non è arrivata per ispirazione dantesca).
La poesia è sul controllo degenerato.
Ciao arturo, sempre belli e stimolanti i tuoi interventi,
Andrea.

il 12/04/2012 alle 13:25

Si e spesso permangono, trasformandosi a senconda dell'"evoluzione" della società.
Ciao lady
Andrea.

il 12/04/2012 alle 13:26