Amore, amore, Amore mio
maledetta bocca che se ne sta serrata
che osa a tratti, ma non si libera
come non mai, vorrei che fosse impertinente,
che fossi prepotente, che logorassi i lembi,
i lombi, i lobi, che mi sfinissi cellule.
Mi lasci in piedi, (ed io che osservo tra)
guardo le gambe (battito micron delle mie ciglia)
innesti marce, sorridi, cresco di autostime
e parti, di martedì, tra tanti, la musica,
che permea, tra intrecci, champagne e mini jeans
così, in un sol colpo, ma ben mirato in ...
tu te ne vai, svniasci, tu vai via.