Ebbra luna,
oracolo di luce,
stornando un segno mandi,
mentre'l vento sparge neri veli,
e tu nascondi l'agognata mea,
d'un turbinar di pensieri 'volgi,
gli occhi miei,
celar segreti e bugie porti la mente mia,
a viaggiar tra le nuvole,
e portento prometti,
senza mantenere mai,
tu dell'alba nemica e sola,
a disdegnar la pia e lontana,
a disegnar d'inverno le ceche stanze,
ed empir ancor il tempo di echi bui,
di voci d'amanti e vite perse,
ma l'alba s'avvicina e tu,
triste m'abbagli e lasci in pena,
nella notte a me compagna.