Cosa sognano le madri,
che raccolgono, con reti di stelle,
frammenti di desideri sbiaditi
in fondo ai giardini di sera?
Cosa sognano le madri,
che cullano amori neonati,
adagiati in soffici amache di rose,
nelle notti inquiete?
Cosa sognano le madri,
che mordono il silenzio,
dietro alle porte chiuse
da mani svagate e indifferenti?
Cosa sognano le madri,
che scrutano, senza darlo a vedere,
gli occhi dei loro giovani amori,
dove fioriscono dolcezza e crudeltà?
Cosa sognano le madri,
che seguono, con morbide dita,
le rughe di malinconia,
intorno a bocche che sorridono?
Cosa sognano le madri,
nelle luce azzurrina
che disegna ombre minacciose
sulle pareti nude di camere d'ospedale?
Sognano orizzonti lontani,
luoghi inaccessibili
dove le donne non piangono mai,
e solo allora potranno dormire,
come nell'infanzia perduta,
sotto l'erba e sopra il firmamento.
- Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)