***E' un bene, la solitudine quella che piace, non certo quella "forzata". Scatta comunque l'Archeologia del Sé. Scava et riscava, chissà che non ci si ritrovi...ognuno scoprirà dove(?). Un abbraz-zio gianni
Molto bella questa tua riflessione,ma come si fa ad essere abbandonati ha se stessi?un saluto eclisse.
se poi è un abbandono , la solitudine è vera e costringe a conoscerci..
un abbraccio
ninetta
chi sa stare da solo non è mai solo!
Augh
abbraccio straordinario
da
ninomario
vero, nel silenzio della solitudine, l'uomo può conoscere se stesso per è solo con sè, si scava dentro, scoprendo l'immensità del suo animo.
bella saggia, profonda, vera.
Brava Quiara
Andrea.
Già
la "vera" solitudine
mi vien da pensare che, a volte, si può sentirsi soli in mezzo a una folla..
Celentano invece cantava:
Quando ci si vuol bene
si è sempre soli fra tanta gente
quando la gente è sola
si trova bene insieme a noi...
La vera solitudine è l'anticamera della depressione e ne so quaicosa...
quello che ci fa conoscere è solo una distorta immagine di quel che siamo. E di quel che non saremo forse più.