PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/01/2012
Assaporai presto il piacere del taccheggio,
quei sottili furti in cui premi l'agilità.
A coronamento di ciò i rapporti sessuali
intrattenuti in vicoli bui con sconosciute e sconosciuti,
da cui trarre ogni forma di denaro e piacere.
A 22 anni arrivò la prima sigaretta, un surrogato del sesso.
Insieme ad essa giunse lo spinello.
Non ricordo la sensazione che mi dava,
la cocaina degli anni successivi na smonta il pensiero.
A 28 anni ero ladro, drogato, pronto a vendermi al primo passante.
Se mai pensai di tornare a casa? Lo feci all'inizio
ma venni cacciato nuovamente così non ci tentai più.
Mi salvò un incidente;
a 31 anni fui investito da un motociclista ubriaco.
Quell'istante sulla strada con la sirena dell'ambulanza in arrivo,
fatto come al solito, vidi il vuoto intorno a me, dentro me,
causato da una prigione di sopprusi imposti
e di cui gettai via la chiave chiudendomici
per lungo tempo.
Passarono 7 anni, mi riabilitai dalla dipendenza,
ero libero da una maledizione.
Decisi di tornare a casa, il tempo aveva cambiato tutto,
a dimostrarlo era la donna che mi invitò a entrare.
Una signora sui 50 che mi raccontò
della morte della mia matrigna-amante,
suicida dopo tre anni dalla mia cacciata,
e di mio padre colto da ictus 8 anni più tardi
costretto a letto, perso vulnerabile come mai lo era stato.
E lo vidi, quello sguardo fisso, l'infinito di quelle pupille nere,
bucanti il mio pensiero con vecchi dolori.
Gli raccontai tutta la storia della mia vita
sino ad allora,
e poi lo lasciai per sempre in quel letto,
dove era morta la mamma.
Oggi sono qui al cimitero, davanti alla tomba della mamma,
quel suo sorriso ormai lontano, e quello sguardo felice
che ride spensierato.
E mentre i miei occhi si perdono
nell'osservare merli volare nel cielo grigio,
vivo la vita libero finalmente dal male del passato.
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L'hai tratta dal tuo animo,oppure da una storia vera?la trovo infinitamente bella perchè le tue poesie le fai vivere.Con grande piacere ti invio i miei saluti, con affetto l'amico Aldo.

il 24/01/2012 alle 17:24

Grazie, felicissimo del gradimento,
un grande abbraccio anche a te
Andrea.

il 24/01/2012 alle 18:44

dal mio animo, non conosco persone con storie simili, alcune che hanno avuto traumi, ma non ne scriverei mai per rispetto.
Grazie del complimento che ricambio, un grande abbraccio e saluto affettuoso caro amico
Andrea.

il 24/01/2012 alle 18:46

grazie fabio, felice che ti si piaciuta, alla prossima lettura,
Andrea

il 24/01/2012 alle 18:47

veramente interessante,un finale che è il coronamento di tutta la sofferenza patita.
bravo.
ninetta

il 24/01/2012 alle 18:56

dolorosa historia...
Bellissima la parte finale, catartica.
Un caro saluto
Axel

il 24/01/2012 alle 19:17

Grazie, mi duole solo il fatto che non tutte le storie avranno una fine positiva.
Un caro saluto a te ninetta, sempre dolce e cara
Andrea.

il 24/01/2012 alle 19:17

Grazie, felice del gradimento,penso che a seconda della storia, debba eserci una catarsi o meno.
Un saluto caro a te
Andrea

il 24/01/2012 alle 19:19