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Pubblicata il 23/01/2012
Perdo occhi dallo stomaco
- non digerisco gli sguardi masticanti -
e ho denti sulle pupille
che staccano i vuoti dai tuorli.

E come schiumano gli angoli
se il giallo dei fori diventa blu.

Vent'anni di ossa curve
e ancora pungono gli spigoli
di questi sonni indigesti.

Quanti passi cadono dalle scarpe
se resto seduta a numerare
i capelli delle tue spinte,
i sassi dei miei gomiti.

La cipria del tempo fucila la faccia
ed io tra i cerchi
una distratta crepa.
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Che inizio pien di rabbia!

il 23/01/2012 alle 21:35