In questa lingua che augura “boa noite” appena cala il buio
In questo paese dove si suda anche mangiando ma almeno al balcone svettano palme
In questa casa dove risuonano echi di allarmi, echi di passi, echi di presenze
ormai solo fantasmi (e quanto giovani!) (e quanto mi mancano!)
appena due giorni dopo che sono partiti
Mentre una nuova Grande Depressione invade il mondo
questa volta epicentro l’Italia
Gente suicida perché non si sbarca il lunario
Maghrebini assassini di vittime asiatiche
Cieli plumbei di un millennio iniziato con flagelli di biblica forma
Proprio “Everybody’s fine” dovevo vedermi stasera
Implosioni nel cielo, implosioni nel suolo, implosioni nelle camere vuote, implosioni nel muscolo cavo
Io non ho piú una vita quotidiana
Vorrei prepararmi una pasta
Ma sono stanco
Temo sará solo un panino
Poi vado a dormire
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