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Pubblicata il 17/10/2002
Cuore che batte lento
seduto ad osservare la valle
mi accarezza piano il vento
che giunge liev alle mie spalle.

Vedo case, strade, rumore
progresso che corre nelle vene
d’una società senza umore
che scorre a vele piene.

Ma gli occhi tornan al tempo
ormai lontan e dimenticato
in cui tutt’era un campo
d’un bosco a tratti incantato.

Immortale splendor naturale
silenzioso par all’eterno
che ha passato ogni San Natale
con amor di cuore paterno.

Poi lo sguardo va all’infinito
di questo ciel blu colorato
e nei miei pensier assopito
sento il tempo ch’è passato.

E sento mille generazioni
passate veloci e mai ritornate
con tutte le belle emozioni
amori, lodi, fresche giornate.

E la valle respira piano
Secoli trascorsi senza invecchiare
come la stella che brucia lontano
e che vedrà il nostro avvenire.

Grazie, o Monte supremo
veglia ancor su la mia valle
ringraziarti per sempre sapremo
e d’anni tu ne viva ancor mille.
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