era una veste succinta,
come riprodotta su alcoliche visioni
roboante incavo contorno
in fondo agli occhi di pece congiunta al frastuono
terso d'impietose risa
il traguardo appare e scompare
mentre tristemente conquisto un fantoccio stropicciato
sul braccio teso come fosse una mia colonia
ogni istante battuto dal tempo stramazza
come un moscone sui palmi
ansiosi di queste nere vendemmie,
signoreggiando su questi reami
"faites la mort pas l'amour" berciava forte
la cartellonistica milanese, ma non aiuta
a detergere gli dèi dal firmamento