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Pubblicata il 12/12/2011
Implorare cercar oggi da te carezze baci

invocarli quali da te pegni per me d’amore?

Mendico poi bussar alla porta tua del cuore

che di sé il più basso infin subir potesse amante

non amato grave indecoroso assai umiliamento ?

Gioia quindi donarti di un mio possibile tormento?

No, mai: saggio negli ingannevoli mendaci ludi

dell’amore nel tempo sai amica diventato sono:

così da come ormai da tempo tu mi guardi

come poi lo sguardo sempre da me tu levi

come beffarda tra te alfin sorridi pur io vedi

mi guardo non piango di me anch’io sorrido

sfidando ben fisso guardandoti negli occhi

quel sorriso che altro non è che maligna derisione.

Perché dunque pietire lo sappiamo entrambi

quel che di certo tu non mi potrai mai dare:

baci e carezze da te per me pegni d’amore.
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Orgoglio d'uomo che mai patir lascia il suo cuor,quel beffardo sorriso,potrebbe esser mal capito.un saluto amico,eclisse.

il 13/12/2011 alle 20:26

un saluto a eclisse

grazie

bel commento..

rusticus

il 14/12/2011 alle 07:41