PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/11/2011
Ci sono mai giorni in cui ti senti piatto?
Piatto come il mare in una serena giornata di settembre
Piatto come l’erba calpestata e ricalpestata
Piatto come l’elettrocardiogramma di un infartuato
Vuoto totale nella testa e nel petto
Vuoto come il bicchiere che ho appena scolato
Vuoto come il confessionale di lunedì
Come uno di quei sandwich che ti offrono ai ricevimenti
Guardi uno sconosciuto che ti fissa dallo specchio
Ti sembra cattivo e innocuo allo stesso tempo
Ti fa pena e rabbia
Ti disgusta il suo vivere
Ma ammiri il suo stare a galla negli stenti
Vi sentite poi così vivi nei vostri abiti di scena?
I veri vivi sono morti nelle pagine dei libri
Eroi che combattevano per una giusta causa
O forse solo per pazzia
Gli ideali ci vengono imposti dalla TV o dai giornali
La fantasia la lasciamo ai sogni
Il sole illumina solo la routine del calendario che scorre
Si pranza negli orari stabiliti
Si fuma e si beve negli orari stabiliti
Si caga al solito orario
Tutto allo stesso tempo e allo stesso modo
Anche lo scopare diventa routine
Ci fissiamo negli occhi e ci baciamo
con le nostre labbra consumate dalle bugie
La fottuta passione che appassisce sui rami dell’amore
Vuoto come il frigo alla fine del mese
Vuoto come gli occhi che si guardano sui tram
Vuoto come il letto
ora che siedo sulla poltrona
somigliamo a pioggia che scorre nei corsi
Siamo uova sotto il culo pesante di dio
Mi allaccio le scarpe e prendo le chiavi
Un altro giorno sta per iniziare dietro la porta
La routine che torna a violentarci e logorarci l’anima
Ma almeno……
Sappiamo già come muoverci!
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magra consolazione, ma meglio di niente.....o forse si.
molto vera e molto piaciuta.
ciao
eos

il 23/11/2011 alle 18:07

scusa, volevo dire o forse no...
ri-ciao
eos

il 23/11/2011 alle 20:38