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Pubblicata il 06/09/2001
IN QUESTA NUOVA QUIETE MI ARRENDO

Perso nei meandri dei pensieri divini
di balza in balza in cammino ritroso,
mi accorgo solo ora dei nuovi confini
della vagante mente pronta al riposo.

Questa nuova quiete in cui mi assesto,
or che vigor pensoso un po’ si attenua,
senza la giovanil baldanza, mi arrendo
simil a guerrier nella battaglia strenua.

Nuovi ideali più non mi son presenti,
la forza dello sguardo non mira avanti!
Vedo tanti intorno a me ognor contenti
del viver quieto senza pensier vibranti.

Credo non sia Dio a richiedere tormenti
quando in quiete accetti di sostar sereno;
è libera nostra scelta il sostener lamenti
per ricavar l’orgoglio del gran prosseno.

Cosa rimane se un miglior traguardo
nel giorno appresso non mi sorprende?
Cosa rimane se lieto un po’ mi attardo
a riguardar sereno tutte mie vicende?

Nulla di essenziale c’è in nostra scelta,
nulla di sublime ha suo obbligato corso:
Ogni momento adatto a nuova sementa
è nel Creato eterno un provvisorio sorso!

………. F. Gheza 27 agosto 2001 …..
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