PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/11/2011
Rannicchiato come un nascituro
immagino che la terra m’accolga
nel suo grembo tiepido e sicuro.

Vedo le radici succhiare la rugiada
senza mai litigare per una razione.

Sento i cuori laboriosi delle formiche
palpitare per il bene della comunità.

Odoro il profumo ancora nascosto
dei fiori che si apriranno per amore.

Sfioro piano il cordone ombelicale
di un abete che poi sarà abbattuto.

Gusto il dolce sapore di un frutto
prima che venga lasciato marcire.

A malavoglia è l’ora di rinascere e
recando il tuo grido d’aiuto andrò
ad invocare pietà alla mia specie.

Ma sarò in grado di farlo se anche io
ho un passato da peccatore incallito?

SabyGRIZZLY 2011
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riflessioni che ho trovato interessanti, per il titolo rispondo: a chi lo dici! un saluto da rich.

il 19/11/2011 alle 12:19

:-))))))))))))))
grazie
CesarOrso

il 20/11/2011 alle 11:25