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Pubblicata il 06/11/2011
Il ciel si sveglia.
Pare sorridere
in un bianco pallore.
Poi un gorgoglio,
un lamento,
infine il pianto.
Foglie morte
si dissolvono nelle strade,
colori si perdono in grigie sfumature,
tutto si trascina lontano
come i ricordi nel tempo.

Diradarsi piano di nubi,
pianto lento che s'acquieta.
Una brezza gelata smuove i rami,
cristalli d'acqua volano sopesi nel vuoto.
Gente riprende frenetica il suo ciclo,
sorrisi, paure,
alternarsi di figure
a respirar d'aria il languore.
Per le vie torna il suono,
e luci dorate risplendono tra rami nudi
d'alberi dai muschi umidi.

Di questo mondo sospeso
vivo ogni attimo,
nella noia d'un quotidiano giorno.
Poi ciò che l'uomo non prevede,
la natura che si sveglia
e tutto incanta.
Bianchi fiocchi voltggiano piano,
lenti scendono a coprire il mondo
che sospeso ammira in muto silenzio
la bellezza che si spande nel cuore.
E par già Natale.
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una gran bella poesia
affetto
ninomario

il 06/11/2011 alle 10:28

Grazie felice dell'apprezzamento.
Affetto
Andrea

il 06/11/2011 alle 14:57

bellissima poesia, Annarosaria.

il 16/11/2014 alle 23:18

grazie ciao anna, andrea

il 18/11/2014 alle 18:39