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Pubblicata il 31/10/2011
Mi accostai una sera d'agosto
in una notte affacciata di stelle,
allo scoglio proteso,
nera lama lucente,
rostro di Nettuno,
e sentii il canto della luna
che cercava scampo alla morte.
Anche lei era lama lucente,
bianca per me
come era agli dei.
Pensieri nudi, primitive emozioni
mi allacciarono al filo
dell'umano sentire,
spirale eterna di vita,
e mi sentii avvolta e sicura,
schiuma viva del mare.
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poesia bella nel misero vita

il 31/10/2011 alle 15:57

Grazie per la tua sensibilità...

il 31/10/2011 alle 17:16

il mistero dell'infinito che s'invola nella bellezza e calma delle tue parole, un saluto
Andrea.

il 31/10/2011 alle 17:48

GRazie e scusa ol ritardo...

il 27/11/2011 alle 23:57

GRazie e scusa il ritardo...

il 27/11/2011 alle 23:58