Avvolta nel cellophane mi osservi
rendendo diafano pure l’inchiostro
sgorgante dal calamaio dei veleni.
Non è per te il mio pensiero stanotte.
Ciò che sto per seminare tra le righe
non avrà mai germogli a primavera
ma sarà arso sull’altare del ghiaccio.
Vattene e lascia sgombro il mio buio.
Falciando l’oscurità ti ostini a seguire
un pazzo che vuole soltanto tumulare
le pagine di un’altra stagione avversa.
Non mi dai retta e depongo la penna.
Con te che mai giri il bianco sguardo
a chi nelle tenebre potrebbe smarrirsi
aprirò il bozzolo che generava morte…
… e tale metamorfosi sconfiggeremo.
SabyGRIZZLY 2011