noto un'antipatia verso i frequentatori di bar? posso ergermi a difensore della categoria? ^ ^
realtà ben descritta, scorrevole come un video...
mi pare di sentire il fetore di fumo alcolico
decisamente concreta
stima e saluto
ninomario
...e credo che non ti ha neanche ringraziato...
la sindrome da crocerossina è tipica di molte donne, ma spesso si va a fondo assieme a chi non vuole essere salvato.
tra l'ronico e l'amaro, mi è piaciuta molto.
baci
eos
ma che turpiloquio....
aveva gia' bevuto a quell'ora?
lo sa che lei mi piace un saxxo?
si grazie nino, la volevo fetida e stracciata e triste...
concreta come un cortile vuoto d'estate...
ciao ciao
grazie carissima eos... sono storie ascoltate da amiche che hanno sofferto tantissimo.
io forse sono piu' killer che crocerossina...
baci, d*
succede, quando noi vediamo cose che gli altri non vedono....è molto triste, per me parli dell' incomunicabilità, anche se la tua ironia alleggerisce, e molto...
sì dicevo dello stile poetico, che è la cosa che m'interessa di più scoprire nei poetichouse, quando c'è, rich.
certo l'incomunicabilità, assieme alle tragedie della droga e dell'alcol, alla dipendenza in generale, che è strettamente legata alla difficoltà di esprimersi "normalmente", che poi vuol dire qualità di vita... anche del problema dei rifiuti, del caldo eccessivo, dei camion che vanno troppo veloci, dei bar dove si rifugia il dottor zunge quando scappa dai suoi ellenisti....scherzo su queste ultime cose, caro arturo... grazie!!!
il mio ti piace? immagino (spero, confido, mi auguro) di si, ma mi piacerebbe sentirmelo dire da te.
ah, certo, questi lessemi osceni tipo 'ergersi'. se per 'già' intendi 'la sera prima' posso rispondere: sì, eccome. ma oggi alle 13 ovviamente ero soberrimo.
e dunque ti piaxxio? mehercle!
non sono mica un giudice nei concorsi, però: lo stile
qualunque sia mi piace quando ottiene lo scopo non di schoccare ma di produrre una "voce", qualcosa di vicino a quello che intendeva Mario Luzi per poesia, impergno, civiltà, cose così.
Augurissimi per la "tua" poetica, Rich.