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Pubblicata il 10/10/2011
S'aprono i fiori,
accarezzati dalla flebile luce
dell'aurora che rosea il cielo.
Una scura nube
del passato temporale
si staglia crudele sul basso borgo,
lasciandolo nella penobra,
attraversato da gelidi venti.

Lontano,
l'alto del paese s'illumina,
di rosa, arancio, amaranto.
Un sole orientale sorge placido
saltellando sui tetti
che paiono mar di fuoco splendente.
Il cielo terso
si contrappone alla nube nera,
e piccoli batuffoli bianchi
navigano nell'infinito blu.

La chiesa insieme al castello,
si elevano alti dal colle
che sovrasta il paese,
e così illuminati dall'alba
paiono magnifici posti di pace.
E mentre piano
di dissolve la nube oscura
regalando raggi solari al borgo assopito,
il canto delle campane
inizia a risuonare nell'aria,
attirando gli uccelli.

E il canto si spande,
ancora e ancora
nell'infinito.
-Don, don....
svegliati paese che veglio,
alba sorge e il sole rosso sale-
L'aurora si spegne il giorno si desta.
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Ce la fai vivere momento per momento questa serena e luminosa aurora. Molto bella.

il 10/10/2011 alle 15:52

Grazie se dici che ci riesco, ne sono fiero vuol dire che forse un poco sono bravo...
Sempre gradite le tue parole, un saluto Andrea

il 10/10/2011 alle 19:16

un quadro che va completandosi lentamente nella sua immagine totale , ricca di colori che incantano.
veramente bella
ninetta

il 10/10/2011 alle 23:45

Grazie la tua gentilezza è sempre infinita, sono felice ti sia piaciuta, un dolce saluto,
Andrea.

il 11/10/2011 alle 14:38

E' una pennellata di un pittore
questa tua poesia visiva.
l'immagine di un quadro favoloso
con dei colori effervescenti.
Complimenti Andrea.
Marygiò

il 11/10/2011 alle 15:55

Troppo gentile, grazie infinite....
Sempre piacevole leggere i tuoi commenti e le tue poesie.
Un dolce saluto
Andrea.

il 11/10/2011 alle 15:59

yyyyyyyyyyyyyyyyy

il 01/12/2011 alle 19:13