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Pubblicata il 04/10/2011
Vengo da te, di notte
come una ladra dal passo felpato,
vengo alle tue vigne di nuvole e rondini..
Passo da te di notte
nel dormiveglia della città.

Aggrappata all’areopago della luna di aprile.
Quella sempre gravida di luce e follia
Quella pagnotta di luce e sogni
Vengo da te di giorno

Quando le meridiane sonnecchiano
d’intonaco e rose.
Vengo da te. Furtiva!
A spigolare acini di uvaspina,
a rubarti…
racemi d’anima…

Avrò meno fame e paura, domani
per affrontare il martirio delle ore.
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Una ladra di racemi d'anima... ecco chi fa scorribande nelle vigne :):):)
Bella e piaciuta
Con affetto fabio

il 04/10/2011 alle 23:00

IN PRATICA DA QUELLO CHE DICI
SEI UNA LADRA DI UVA DOLCE,
bellissima come solo tu sai fare.
Marygiò

il 06/10/2011 alle 20:33

solo racemi sfuggiti alle cesoie dei vendemmiatori!!!! ahahhaha ciao cara Marygiò!
grazie!

il 06/10/2011 alle 23:12

con la complicità dei giudici supremi sei in una botte di ferro! incondannabile!
bella e molto evocativa.
scusa il ritardo Anna, mi era sfuggita.....ladra incondannabile ma non inacchiappabile :-)
baci
eos convalescente dall'otite

il 07/10/2011 alle 11:30

Furtiva... vai a spigolare acini di uvaspina
Avrai meno fame e paura, domani
per affrontare il martirio delle ore.
Come sempre brava la mia Anny.
Dorina


il 17/10/2011 alle 20:04

sei molto cara, grazie Dorina..

il 17/10/2011 alle 23:28

mi chiedo senza risposta ...perchè noi donne siamo tanto sensibili ...innamorate dell'amore x un continuo soffrire ...destino avaro! bellissima poesia.annarella

il 18/10/2011 alle 12:34