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Pubblicata il 20/09/2011
La notte piange con le sue luci sfavillanti.
Ombre che strisciano, fantasmi che s'inseguono.

La notte è minacciosa,
di notte perdi ogni prospettiva,
la notte perdi la ragione.

La notte sogni la luce del giorno
e quando l'alba arriva sei talmente vuoto
che il sole non riscalda,
è solo un'altra imponderabile fatalità di questa vita.

La notte è disperata,
con questo pendolo che oscilla ancora ed ancora,
con i minuti che s'inseguono,
con le ore che si piegano
sembrano secoli, millenni, eoni.

La notte è per le streghe, per i maghi e gli assassini,
la notte io non dormo...penso a te...lontana.
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La notte come tu la descrivi è terribile, lunga e disperata e all'alba ti trovi spossato, senza forze e con negli occhi ancora la sua immagine.....come ti capisco!!!
Bellissima e coinvogente questa tua...
Ti abbraccio Henry,
helan

il 20/09/2011 alle 09:02

di notte la sofferenza diventa tormentosa, complice il silenzio, il buio, la solitudine, non ci sono distrazioni, "ruoli" da tenere in pubblico....e il dolore dilaga. Nel dolore si sa, il tempo si dilata e così i minuti diventano ore...immagino il tuo girarti e rigirarti insonne a inseguire i ricordi e a "combattere" l'assenza di lei, ...al mattino poi ci si alza intontiti, senza alcuna voglia di ricominciare un nuovo giorno, nuovo eppure uguale al precedente. Ti capisco perfettamente, Henry.
ti abbraccio
eos

il 20/09/2011 alle 10:41

insuperabile questo tormento notturno, così sofferto , così ben descritto..
saluti
ninetta

il 20/09/2011 alle 17:00

la notte perde la ragione, e piange a fari accesi, la notte è inganno e pedinamento, bel tema classico e tenuto stretto dai versi, rich.

il 20/09/2011 alle 23:11

La notte porta pure consiglio
per chi non ha sonno
e fai bene a pensare a lei
che si trova sempre nei tuoi pensieri.

Gradita poesia.
Marygiò

il 21/09/2011 alle 21:02