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Pubblicata il 28/08/2011
È un’onda lenta
l’andare del pendolo
a sottolineare l’ore smorte
nel solleone che il corpo spiana.

Scintilla il sole,
getta lampi di fuoco,
un vortice d’aria d’africa
che avviluppa le strade deserte.

Non trova rotta
il navigare la calura,
nessun approdo ai respiri,
aliti nascosti tra un sudare fitto.

È un annegare
senza vedere acqua,
nuotare tra rivoli di lava
per rinascere nel buio della sera.
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gustevole descrizione della calura estiva allucinante...molto originale
saluto refrigerante
ninomario

il 28/08/2011 alle 11:12

esattamente come li hai descritti questi giorni di caldo asfissiante...ma la sera da me è ancora peggio....la rinascita per ora la sogno.
piaciuta molto.
ciao
eos

il 28/08/2011 alle 12:15