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Pubblicata il 18/08/2011
Tra le nevi
e i freddi ghiacci del nord
corre libero un nobile cervo solitario,
un albero,
che si muove elegante per la foresta.

Riflettono i piccoli laghi i suoi occhi gentili,
che osservano il puro silenzio
del paesaggio invernale.

Lentamente
scendono i cristalli di ghiaccio dal cielo,
si sciolgono sul manto del maestoso animale

che per l’acqua cadente dal suo corpo,
par piangere in silenzio
perché è rimasto il solo cervo del bosco.

Ma la sua breve tristezza
è mietuta dal batter d’un piccolo picchio,
suo ultimo amico,
rimasto a contemplare
le meraviglie della foresta.
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un modo raffinato di rappresentare lo scempio
bravo
bene direi ma lo confonderei col male estremo
abbraccio
ninomario

il 18/08/2011 alle 12:05

grazie, un saluto affettuoso
Andrea.

il 18/08/2011 alle 13:25

L'uomo di oggi sta distruggendo la natura
ed i sentimenti dell'altra persona.

Bella poesia Andrea
piaciutissima.
Marygiò

il 18/08/2011 alle 16:42

Grazie sono molto entusiasta che ti sia piaciuta, vero nonostante tutto il progresso l'uomo non ha imparato a rispettare i valori della natura e dell'altro. Commento assai gradito.
Ciao Andrea.

il 18/08/2011 alle 21:32

pardon il ritardo caro fabio...grazie infinite, ti abbraccio immensamente, andrea.

il 20/09/2013 alle 10:58

Elegante descrizione

il 20/09/2013 alle 14:21

gentile grazie^^

il 27/12/2013 alle 22:22