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Pubblicata il 17/08/2011
Bevo gli ultimi raggi del sole
come una lucertola distesa
su una roccia dai colori tenui
che riflettono il calore
come lo specchio riflette
ciò che tentiamo di nascondere.

Bevo ciò che rimane del giorno
come una droga estatica
che penetra in nervi e cuore
come il calore di un abbraccio
che abbaccina quanto quello del sole
e fa sentire più soli quando cala la notte.

Bruciante luminosità
fatta di attimi oscuri
che si disperdono
come fili di una ragnatela
dall'effimera luminescenza
atta ad essere ricordata e dimenticata.

Il luccichio del mare
perso dove nasce il giorno
e muore la notte
nell'ultimo brillare
della stella della sera
foriera d'oscurità e luce.

Il calore sulle spalle
rimasto indietro forse perduto
che si riflette negli occhi di un gabbiano
che volteggia lento
su ciò che rimane di una grigliata tra amici
rovistando nella cenere
come un vecchio rovista tra i ricordi
che paiono nent'altro che una città avvolta nella nebbia.

Il tramonto infiamma il cielo
ma niente infiamma il mio cuore
aspetto lo splendore della luna
che illumini la mia strada
più dolce del sole
che abbacina senza davvero mostrare
e nella magia del crepuscolo
sulle rive del mare
spero di trovare quel filo perduto.
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Finalmente che il sito è riaperto posso rileggere le tue poesie.... molto bella questa non riesco a trovare una trofa da definire come preferita, meritano tutte, spero tu posa trovare quel filo perduto. caio Andrea ^__^

il 18/08/2011 alle 14:23

ti ringrazio moltissimo della lode

il 29/09/2011 alle 18:39