PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/08/2011
Nell'anniversario dell'inizio
del tuo gioco crudele
voglio rivivere i giorni più tristi
del mio indomito amore
perchè ritornino all'anima
purificati da tanto rancore.

Riempirò di lacrime
le mie vuote illusioni
e brinderò con la tua immagine
riflessa al di là di me stessa
dentro di me
sperando ancora una volta invano
che vada in frantumi.

Fiori, tanti
perchè voglio festeggiare
la tua vittoria
se non posso festeggiare la mia.
Mi ubriacherò di ricordi e nostalgia
perchè la sconfitta
non bruci nell'anima
e cercherò ancora una volta
dentro me
la forza di non cercarti
perchè tu non avvilisca
questo mio fragile amore
forte più di mille logiche.

Volerò al di là del confine
di ciò che si dice realtà
per ritrovare un pò d'amore
nella tua indifferenza
un pò di calore
nel tuo agghiacciante desiderio.
Volerò laddove tu non mi chiederai
"Perchè non parli?"
e le lacrime non bagneranno il mio viso
mentre tu fumerai
assente, distante, estraneo;
là dove tu potrai capire.

Lacrime, tante, e tante illusioni
perchè voglio brindare tante volte
alla fine della mia vita interiore
alla mia sconfitta
al mio dolore
alla mia solitudine
al mio insoddisfatto bisogno d'amore
al crollo dei miei sogni
al mio fallimento.


Nota dell'autrice:
se fossi un poeta, direi che fa parte del mio periodo "rosso", ma sono solo eos e vi dico che è parte dei miei primi scritti, quelli che ho pubblicato all'inizio. Non mi sembra carino lasciarne parte al buio...che ne dite?
baci a tutti
eos
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Mia cara eos, voglio sperare che tutto provenga
solo da un parto della tua "vena poetica", perché
non ti ritrovo in questi versi di "fallimento", no, per
quanto ho potuto capire della tua personalità, non
sei il tipo che si abbatte, si arrende al dolore, alla
solitudine e al crollo dei sogni che, per me, possono
essere definiti più incubi che altro. No, queste dure
parole non possono appartenerti!
Se invece ti esprimi come un'attrice di un tuo
romanzo debbo dire: miserere quella donna che
tale non si mostra ma, ingannando sé stessa, si
umilia fino all'estrema vigliaccheria!

La fantasia regna nel tuo componimento, e sono
certo che la regola del contrappasso sia quella da
te messa in versi.
Dunque è avvincente e merita 5 stelline!
Un caro saluto
discri

il 09/08/2011 alle 10:17

Dico che l'ipocrisia non t'appartiene e la logica inappuntabile non ti trattiene dall'esprimere te stessa, così come sei e come pensi debba essere anche nel rispetto pieno dell'altrui agire o pensare.
Dico pure che accanto a te continuerei a vivere da re.
abbraccio regnante
ninomario

il 09/08/2011 alle 11:03

Versi intimistici
che riportano frammenti di vita
intoriore di solitudini ,sconfitte,
per la crudeltà mentale di alcuni uomini,
che non sanno amare e rendono la vita
una battaglia continua.
Incapaci di cogliere negli occhi dell'altra amarezza,sconforto, fallimento.
Ma il fallimento è solamente
la loro incapacità
d'amare.
Non dico altro cara amica mia,
Ti abbraccio con affetto.
Dora

il 09/08/2011 alle 11:28

colpisce l'inizio, rovinante, e poi la consegna per vie altalenanti a quel tale che fumerà, assente, distante, estraneo(così star di teatro domestico dal primo momento, con la domanda superflua sulle labbra), a quel punto la mia voce interiore s'è fermata, non voleva proseguire verso il fallimento; e la nota, quanto rivela il difendersi a rate, addebitando a un prima quello che si è.
Magie dolorose ci relazionano: consola pensare
che protagonista del tuo indagare con mani da chirurgo è l'umanità, arrendevole e superiore, giovane e compromessa, hai scritto qualcosa di molto bello, Rich.

il 09/08/2011 alle 11:38

L'amore può trascinare anche in un vortice di sofferenze da cui non è facile allontanarsi .
Spesso nel rapporto di coppia si creano inconsciamente quelle complicità per cui, pur soffrendo, uno assume il ruolo della persona che capisce che si carica sulle spalle l'incapacità d'amare dell'altro. l'altro non capisce...è assente , distante, estraneo...uno che va compreso e supportato...può essere una persona splendida ma non sa amare.bisogna però riflettere..che vita è quella senza l'amore? questa tua , molto bella, mi ha rattristato...
baci
ninetta.

il 09/08/2011 alle 11:58

Chi non ha mai avuto una sconfitta in amore, dice una bugia. Succede perché l’amore è irrazionale (un detto popolare afferma: l’amore è cieco), quando ci innamoriamo davvero, diventiamo fragili, la nostra affettività si espande indifesa e si abbandona a un sogno a cui ci aggrappiamo con tutte le nostre forze, perché noi abbiamo fame di felicità. Anche quando veniamo delusi e traditi continuiamo a crederci finché la realtà precipita nelle stanze della nostra anima con l’energia distruttiva di un uragano e siamo costretti ad aprire gli occhi. Ma abbiamo bisogno di tempo per abituarci di nuovo a camminare con i piedi per terra e con gli occhi ben aperti per non sbagliare ancora; raccogliamo ciò che resta di noi e proviamo a rimetterci in piedi. Tu descrivi molto bene il senso di fallimento di chi si è messo in gioco e ha perso, esprimi con lucida chiarezza la contraddizione di un amore “forte più di mille logiche” che sopravvive al dolore e alla sconfitta. L’intensità e la profondità del tuo sentimento mostrano lo smarrimento dell’anima che cerca ancora “un po’ d'amore” nell’indifferenza e nel gelo altrui. È espressa qui la forte sensazione che si prova quando si vede andare in pezzi ciò che si è costruito e non si riesce a sopportarlo: l’amore è una tua creatura ed è ancora vivo, bello e “indomito”, non puoi vederlo morire così. Nelle tue parole si sentono rabbia e sconforto, ma anche tenerezza per la tua stessa fragilità che è stata capace di far sbocciare un fiore così bello non sapendo che avrebbe vissuto solo lo spazio di un attimo. Ed ecco il bisogno di ubriacarsi per stordirsi “Mi ubriacherò di ricordi e nostalgia” e il bisogno di volare “al di là del confine” dell’indifferenza e dell’estraneità ”là dove tu potrai capire.” Se davvero esiste un confine oltre il quale dolore e felicità non sono più in antitesi, dove tutto è trasparente, dove tutto è possibile, solo la poesia può valicarlo.
Moirym

il 09/08/2011 alle 12:24

la poesia, come dico nella nota non è attuale, l'ho scritta quando ero ragazza e fa parte di una vasta "produzione poetica" in parte pubblicata in ph l'anno scorso.
la tragicità estrema, tutta interiore, contrapposta a un'autocontrollo egualmente estremo ed esteriore era la nota distintiva della mia giovinezza ...un pò ancora mi appartiene...la sofferenza era reale, poi ovviamente la vena poetica tendente al tragico fa il resto...ma in poesia si può tranquillamente sconfinare nel dramma.
sono contenta che la trovi avvincente, anche a me ancora piace.
ti abbraccio
eos

il 09/08/2011 alle 12:41

no, l'ipocrisia tra i tanti altri difetti non mi è mai appartenuta, neanche da ragazza e nemmeno verso me stessa. Il pudore mi impedisce e mi impediva di manifestare il pianto e l'avvilimento ma in poesia...si può, no?
...la corona però facciamo a turno, ok? :-)
abbraccio regnante anch'io
eos

il 09/08/2011 alle 12:55

quel mio ragazzo di allora....quanto ho sofferto per lui! col senno di poi riconosco che anche per lui la nostra storia non dovette essere una passeggiata... c'erano tante incomprensioni tra noi...ma eravamo giovani, inesperti...chissà...la fine la vissi come un vero e proprio fallimento.
Scrissi tanto in quel periodo, in parte già pubblicato in ph l'anno scorso, me ne sono rimaste alcune, ho pensato di inviarle, così vedono la luce...
grazie Dora, sei una cara amica.
baci
eos

il 09/08/2011 alle 13:10

mi dai da pensare rich, mi chiedo se effettivamente con la nota ho voluto prendere le distanze da quella che ero e ancora sono, perchè non si cambia mai del tutto...e così la tendenza a drammatizzare dentro e sdrammatizare fuori è parte di me, del mio modo d'essere.
Non immagini quanto mi faccia piacere sapere che "le magie dolorose ci relazionano" , me e te, noi e gli altri!
ho gradito molto il tuo commento e il tuo apprezzamento rich, sai che ci tengo molto al tuo giudizio.
baci
eos

il 09/08/2011 alle 15:11

era il mio primo amore, eravamo giovanissimi e ci amavamo tanto, ma non ci capivamo, non riuscivamo ad essere chiari tra noi, e così la nostra storia più che d'amore fu di sofferenza( ma il suo dolore l'ho capito solo col senno di poi). Questa mia la scrissi allora, assieme alle altre pubblicate l'anno scorso...mi sembrava giusto non lasciarla inedita...
mi dispiace averti rattristato ma mi fa piacere il tuo apprezzamento.
baci
eos

il 09/08/2011 alle 15:23

era proprio così quel mio pazzo, terribile, dolcissimo amore: la mia creatura, il fiore più straordinario fosse mai sbocciato dentro di me, di noi, ma eravamo forse troppo giovani, troppo orgogliosi, incapaci di comprenderci, e di essere felici assieme( ma questo l'ho capito col senno di poi!)...Questa la scrissi allora e ne hai fatto un'analisi perfetta, hai ripercorso tutte le tappe di quel mio grandissimo dolore .
ti ringrazio Moyrim, è bello essere capiti così.
baci
eos

il 09/08/2011 alle 15:45

hai ragione, ogni nostro scritto è come un figlio, parte di noi e, pur riconoscendone la maggiore o minore bellezza e bontà, li amiamo tutti .
è bello sapere che condividi Anna e ti ringrazio per il graditissimo commento.
baci
eos

il 09/08/2011 alle 16:32

Dalla mia cara amica eos
vorrei sapere cosa posso dire
dopo questi commenti luminari
mi sento senza parole
che purtroppo la devo mensionare,
è stato stupendo conoscere
le tue prime esperienze
di ragazza al primo amore.
Sei stata super nel racconto
con versi in poesia,
non manca una virgola
tutto procede come lo hai vissuto.
Complimentissimi tesoro.
Marygiò

il 10/08/2011 alle 14:08

io sono contentissima della tua presena mary e amo i tuoi affettuosi commentii, il tuo giudizio per me è importantissimo e sono felice che ti è piaciuta .
tvb
eos
ps
imi mancavi

il 10/08/2011 alle 20:00

si le ricordo le tue prime poesie, infatti entrammo in ph quasi insieme, e mi colpivano molto, come questa, così piena di dolore e pathos, tutto contrasta con l'equilibrio che hai dimostrato poi...è bello, ma forse anche triste riguardare il passato non credi'? E' forse la ferita è ancora aperta...ti abbraccio

il 10/08/2011 alle 23:07

si, sono d'accordo con te, bello e triste riguardare il passato da lontano, si cresce e le cose vengono riconsiderate con maggiore obiettività e consapevolezza...
le ferite, se profonde, non guariscono mai del tutto, ci si abitua al doloretto, specie col cattivo tempo.
esteriormente sono sempre stata molto equilibrata, il mio lato drammatico "si consumava nel segreto della scrittura"...:-)
grazie Arturo , ho molto apprezzato il tuo commento.
ti abbraccio
eos

il 11/08/2011 alle 11:50

brava ,che polvere non copra quella vena cosi azzurra ,un abbraccio cate

il 20/08/2011 alle 19:10

...e così sia! grazie Cate è molto bello quello che mi dici.
baci
eos

il 20/08/2011 alle 21:45

La profondità e la lucidità dei tuoi versi non fanno pensare che l'autrice sia una giovane donna, ne tantomeno ad un'adolescente, invece sembrano scritti piuttosto da una donna matura che riesamina vecchie situazioni sentimentali. Con questo non voglio dire che sei una donna che mente, quanto piuttosto una donna precocemente matura che nella giovane età già scriveva magnificamente e anche nell'analisi introspettivo certo non difettava. Di fronte a questo grosso potenziale cognitivo e intellettivo c'erano però dei limiti, delle sofferenze congenite che chiedevano di essere colmate con l'affetto, il dialogo, l'attenzione. La nota aggiuntiva mi trova d'accordo: non bisogna lasciare nesssun angolo nel buio, ma tutto deve essere illuminato e reso trasparente. Solo così si diventa liberi e sicuri di se stessi. Ma tu (in parte) non sei più quella giovane donna di una volta, perché hai iniziato un percorso di crescita personale che ti sta dando un maggior equilibrio (con minori drammatizzazioni) serenità e capacità di intessere relazioni interpersonali (e la partecipazione degli autori alle tue pubblicazioni, lo confermano!). Sono sicuro che grazie al tuo impegno personale ed alla Grazia di Dio tu farai delle meraviglie! Un bacio gentile, piccola mia. Fabio.

il 23/08/2011 alle 22:34

avevo 19 anni quando scrissi questa e tutte quelle pubblicate all'inizio vanno dai 18 ai 25-26. Di alcune(pochissime) ho solo eliminato qualche verso ma per il resto le ho lasciate com'erano...quindi quello che dici mi fa enormemente piacere.
il mio percorso di crescita è iniziato effettivamente quando ho trovato il coraggio di pubblicarle e mettermi a nudo in un certo senso...e così ho anche ritrovato la vena e acquistato capacità di sintesi.
ti ringrazio Fabio, non immagini l'effetto positivo che le tue parole hanno su di me, in termini di fiducia in me stessa.
ricambio col cuore il bacio gentile.
eos

il 23/08/2011 alle 23:07

L'arcano del tempo e gia stato relegato
a compiti piu infimi se non al sopportar ricordi
di cose smorte come amor piantati
e presto consumati con sceva consapevolezza della fine
perche' illudersi di vana duratura
allo spettacolo della quotidiana morte?

il 29/08/2011 alle 21:22

...forse per esorcizzare proprio la quotidiana morte :-)
grazie Astio, lieta della tua conoscenza
ciao
eos

il 29/08/2011 alle 21:37

L'avevo già letta, questa sera la leggo una seconda volta e la commento.
Periodo "rosso"...
E' ricca di intriganti sfumature, inzuppata di lacrime e ricoperta di corpuscoli di malinconia.
E il brindisi finale è la svolta che lascia alle spalle un crollo, una solitudine, un fallimento, una sconfitta per dare inizio ad nuova vita interiore...Troppo ottimista io? Non lo sono mai, ma in questa tua ho letto speranza.
Questa è la parte che preferisco:
Volerò laddove tu non mi chiederai
"Perchè non parli?"
e le lacrime non bagneranno il mio viso
mentre tu fumerai
assente, distante, estraneo;
là dove tu potrai capire.
Baci.
Alessia

il 30/08/2011 alle 00:13

non hai letto male, Alessia, il brindisi finale significa proprio ciò che dici : chiudere col prima e ricominciare...questo almeno nell'intenzione, perchè poi si sa come finiscono i buoni propositi :-)
ti ringrazio per il commento che mi è piaciuto molto.
baci
eos

il 30/08/2011 alle 10:20

Cara eos.....alterno momenti in cui rifiuto anche il pensare ..... quando poi torno in superfice cerco i tuoi scritti ... leggerli è come sorseggiare vitamine che sanno regalarmi ancora energie..... mi ritrovo nei tuoi scritti e vorrei essere all'altezza di commentarli esternandoti con parole appropriate tutto quello che emozionalmente essi sanno regalarmi .... sò che non ne sarò mai capace...la mia cultura (sottozero) non me lo permette .....ma se con parole semplici ti dico..... sei bravissima , accettalo.... lo penso realmente.
Un affettuoso abbraccio .....GABRIELA.

il 05/09/2011 alle 18:22

non immagini che bello leggere le tue parole! ti sei espresssa benissimo, fidati, sei tu ad avermi emozionata!
ricambio di cuore l'affetto e l'abbraccio
eos

il 05/09/2011 alle 19:42