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Pubblicata il 07/08/2011
Camminando
tra le brulle pianure,
tra roccie muschiose,
tra le selve silenziose
son giunto dove muore l'astro del mattino.

Innanzi
il vuoto, la nebbia, il buio.
Lì,
nelle terre ove i pensieri si sciolgono
e dove i dubbi involvono,
ho trovato la scala del cielo.

Dall'aureo bagliore,
solo pochi occhi hanno mirato le sue meraviglie,
prima che vedessero crollare
tutte le certezze,
che vedessero svanire
tutte le falsità,
a cui avevano fatto tanto affidamento.

E forse per volere della madre natura
ho superati i confini della paura
e raggiunto i pilastri dell'infinito,
dove si può vedere nel buio delle galassie
e ammirare il ciclo astrale
il tutto intessuto in una ragnatela di diamanti,
che vestono questo signore dell'universo.
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molto bella.
a rileggerti
ninetta

il 07/08/2011 alle 16:37

grazie, commenti sempre graditi, ciao

il 07/08/2011 alle 17:31

bellissima. l'ultima strofa poi rappresenta bene ciò che penso. Davvero molto intensa. è intrisa di molta forza questa bellissima poesia. la forza arcana di ciò che arriva da lontano

il 08/08/2011 alle 11:37

grazie mi fa piacere ti sia piaciuta, anche ame l'ultima strofa piace molto. ciao ^^

il 08/08/2011 alle 13:55