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Pubblicata il 06/08/2011
Hum, dicevano che non sarei tornato. Mi tengo rasente alle case, c'è il festival del jazz ma non ne ho voglia. Il silenzio è la fiamma che ha acceso la mia strega dall'aroma indiano e ricordi sepolti tra le ortiche come bombe. Domani si celebra il compleanno del codificatore, dovrò partecipare al banchetto con mio fratello, leggerà il discorso, cercherà di controllare la voce, i gesti, le pause come gli ho insegnato, morderò il freno per il gran bisogno di star solo. Diranno che il leader ci ha salvato dalla guerra, che non c'è altra guida sicura, a questo mondo spopolano le fiducie esibite su una piattaforma. Una luce filtra piatta da una finestra ad arco. I cartelloni elettorali mandano occhiate tra gli aceri. E' l'ora del coprifuoco, l'ora delle disarmate parole in famiglia. Poi d'improvviso un muro bianco, un'ombra netta e affrettata come una firma a inchiostro. Mi blocco, il freddo diventa incendio. Oltre il bosco salendo la salvezza, la voce di Craig che dirà: -Lo sai che ore sono Vern?-. Sono quelle che sono. Ma rientro, vengo a scaldarmi come quando rincasavo per il tè dopo la scuola, non aumento il passo così l'ombra capirà da sé che non sono più un ragazzo. E' difficile staccarla, dopo sciabolate attorno alle grondaie gonfie di pioggia lascia la strada per assumere forme criptate attraverso le nuvole e la luna, volti cattivi, un sorriso trionfale, infine la morte. La salita è tutta un calpestare i giorni che ho vissuto.
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mamma mia, Vernòn somiglia sempre di piu' ad un eroe romantico dei giorni nostri, un Werther dilaniato, assediato dall'oscenità dei gesti e delle parole di oggi, dai luoghi comuni, dalla banalità, con l'imperativo assoluto della salita, metaforica ovviamente, con la consapevolezza del sacrificio che questa richiede....e poi il tuo stile visionario, fatto di frenate, improvvise accelerazioni, gli accostamenti volutamente stridenti e duri, beh, insomma, io dico che Vernòn cresce bene...

il 06/08/2011 alle 10:23

mamma mia, che commento magnifico, rich.

il 06/08/2011 alle 12:21
dck

Caro Vernon, come sono d'accordo con te, con le ombre, con la fortissima voglia di 'scivolare' di 'rasentare' il resto.
Io vorrei fossero sempre le 23:23, quando spesso accadono cose che almeno (ed è un capolavoro oggi) stupiscono.

Ti auguro una gran bella bevuta.

Dck

il 06/08/2011 alle 12:52

è una scena che potrebbe svolgersi in qualsiasi tempo...un uomo in un mondo estraneo che non lo capisce, costretto a conformarsi alle sue regole inumane, robotiche per poter rimanere uomo dentro di sè. Ma umanità è anche condivisione, vicinanza, e mi chiedo come fa Vernon a non impazzire...E' vero che ha mille nevrosi però in questo monologo mi sembra tutt'altro che nevrotico, l'ho letto e riletto e ci trovo solo un uomo che non si illude sulla realtà dei suoi simili, che guarda con ironia alle loro follie, e che ha sviluppato una serie di strategie per difendere l'uomo dentro di sè, il suo mondo, i suoi ricordi, ai quali resta saldamente aggrappato....In fondo Vernon non è solo, è il miglior amico di se stesso, e questo lo straordinario e inusuale: un uomo solo tra macchine senza sentimenti ma l'unico che abbia un vero amico: se stesso.
"La salita è tutta un calpestare i giorni che ho vissuto" ma finchè non perde se stssso e la capacità di essere un uomo quei giorni continueranno ad avere un senso.
Vernon ha un modo di parlare unico e stupendo...mi piace tantissimo. Qui particolarmente.
mi sa che alcune espressioni glielo "ruberò" :-)
bravissima rich! Vernon mi affascina sempre più!
baci
eos

il 06/08/2011 alle 13:09

infine la morte

il 06/08/2011 alle 15:02

vernon è un uomo libero , solitario, non ama la retorica..mi piace questo soliloquio ...
saluti
ninetta

il 06/08/2011 alle 16:12

l'hai descritto perfettamente, sei super, rich.

il 06/08/2011 alle 19:52

nel racconto vero non so, mi spiacerebbe perderlo. farò un sondaggio su ph, grazie, rich.

il 06/08/2011 alle 19:53

non può più bere, se non latte, ma ti ringrazia tanto, lo travieresti però il mio bambino ci scommetto, un sorriso divertito da rich.

il 06/08/2011 alle 19:56

per l'amico di se stesso è una bella interpretazione, penso che venga molto dal fatto che non è tanto giovane ed è abituato a star solo, non fa una piega se lo lascio con la banda rich e vado fuori con mio marito... sai che ho dipinto Ludovica("la mia bambina")? Farà parte di due mostre a tema l'innocenza il prossimo anno, un supersaluto estivo da rich.




il 06/08/2011 alle 22:26

spero che mi farai vedere Ludovica, ovviamente quando sarà in mostra...non credo si possa prima....e vedrò volentieri tutto ciò che presenti...sarà bellissimo, sono sicura. Il titolo mi piace molto, l'nnocenza è un bel tema, a te sempre caro.
complimenti rich!
se è aperto il sondaggio su Vernon...prenoto tutti i voti a favore, quindi è inutile procedere, vince il "lunga vita a Vernon"
supersaluto ricambiatissimo
baci
eos

il 06/08/2011 alle 22:40

ma sì, segnali disorientanti mentre sali per tornare a casa tua, da un affetto antivento, piccoli spettri quasi domestici, grazie max, rich.

il 06/08/2011 alle 22:45

mancavi, lo dico spassionatamente, firmato Vernon.

il 06/08/2011 alle 22:47

io non so commentare un capolavoro Rich,
mi accodo al commento di Arturo e eos
che sono più che esaurienti.
Tu sei super magnifica Rich.
Ti voglio bene principessa del mio cuore.
Marion

il 11/08/2011 alle 08:31

sai che sei fantastica perciò ti dico solo buon'estate e buon ferragosto, rich.

il 11/08/2011 alle 20:13

Suggestiva scrittura, l'ombra "come una firma a inchiostro".."un sorriso trionfale" tra le forme...
i miei complimenti
Rita

il 16/08/2011 alle 17:26

grazie Rita, sei gentile, a presto da Rich.

il 16/08/2011 alle 23:22