E si stupiscono che solo il valzer di quelle onde
sia il mio solo nutrimento,
nessuno storca il labbro se il mio cuore è in esilio
abbandonato,
naufrago
in una città brulicante di cose, di case, di anime aride.
Il mio sandalo profuma da lontano
,
ed io che il suo amore l’ho capito nel tempo,
io che l’ ho odiato perchè troppo perfetto,
ora come un marito fedifrago, pentito e rigonfio di vergogna
cerco quell’Eden nei miei affanni notturni,
e la speranza, isola anch’essa,
di tornare terra in quella terra.