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Pubblicata il 03/08/2011
E si stupiscono che solo il valzer di quelle onde

sia il mio solo nutrimento,

nessuno storca il labbro se il mio cuore è in esilio

abbandonato,

naufrago

in una città brulicante di cose, di case, di anime aride.

Il mio sandalo profuma da lontano
,
ed io che il suo amore l’ho capito nel tempo,

io che l’ ho odiato perchè troppo perfetto,

ora come un marito fedifrago, pentito e rigonfio di vergogna

cerco quell’Eden nei miei affanni notturni,

e la speranza, isola anch’essa,

di tornare terra in quella terra.
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orientaleggiante nostalgia. molto bella

il 03/08/2011 alle 12:33

il profumo del sandalo non t'abbandona, tanta nostalgia nei tuoi versi.
un caro saluto
ninetta.

il 03/08/2011 alle 12:52

lo diceva anche il grande faber ;)

il 04/08/2011 alle 21:33