PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/08/2011
Tra le scure sabbie
del tempo e del tartaro,
sorge una pianta oscura
i cui frutti sanguigni
conducono ai baratri della notte.

Orride e strane creature
vi si agitano intorno, attendono
in silenzio, nell'ombra,
che una povera anima persa giunga,
trovando la corruzione e la distruzione.

Tra le sue radici si annidano
le anfisbene,
portatrici del male e del bene.
Sulle cime dei suoi rami
dormono Celeno e le nere arpie,
sempre pronte a condurre la tempesta alle anime pie.

Nelle sue venature,
si celano cento occhi
dallo sguardo pietrificante.
Nell'ombra del tronco
dimora il lupo Fenrir,
che trascina le sue consumate catene.

Tendendo l'orecchio
si possono udire le grida delle mandragore,
dimorano intorno alla oscura pianta.
Nel cielo scuro volano le strigi,
guidate da Roc in un ciclo immortale.

Tra i suoi rami salta Aamon,
spirito satanico,
che smuove le infuocate foglie nere.
Nella sua bocca dimorano le tenebre infinite
che nascondono creature, pronte a sorgere,
nel giorno dell'ultimo sole.
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)

uno strano Yggdrasil. Molto bella. Tra l'oscurità e la luce c'è sempre il crepuscolo. L'ora più magica

il 02/08/2011 alle 12:43

originale e shakespeariana a tratti, Rich.

il 02/08/2011 alle 13:20

Grazie, comunque non si potrebbe mai paraganora alla bellezza di Yggdrasil, ciao ^^

il 02/08/2011 alle 21:22

Grazie commento molto apprezzato ciao.

il 02/08/2011 alle 21:23