PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/07/2011
L’altra notte, non potendo dormire,
mi sono alzata e mi sono seduta
sulla seggiola rossa impagliata,
eredità di mia madre e delle cose preziose
del mio passato.
La sedia è sempre lì,
sulla veranda all’aperto,
perché spesso mi alzo quasi all’alba
per catturare il rosa dei mattini col mio obiettivo fotografico.
Dentro la stanza l’aria era insopportabile,
dovevo fare qualcosa per mettermi in salvo.
Potevo morire in quella temperatura da alto forno.
Mi sedetti priva di vita…
Mi sedetti come solo una statua può sedersi.
Ma fu stupore per le mie membra.
Percepii una sensazione inimmaginabile..
la percepivo e volevo scriverla..
la parlavo, la raccontavo a me stessa per imprimere
quella esperienza nelle pieghe della mia anima
come se la vergassi su un accartocciato
foglio di papiro…

Fu come se le mille braccia della notte
mi attendessero, mi cullassero.
Fu come se mille aliti di vite invisibili
mi soffiassero frescura,
fu come invisibili ali di farfalle
e di volatili altri
mi facessero da ventaglio.
Sentivo le mille creature della notte
e che popolano quello stadio di tempo
che precede l’aurora,
fare capannello intorno a me,
e mi facessero la respirazione artificiale.
Fu come se mille amanti mi baciassero
con aliti di zefiro e di favonio.
Fu come se mi restituissero
alla mia vita ordinaria,
con una nuova fiaccola tra le mani,
per vivere ancora,
ancora,
domani…
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ci sono cose che la nostra mente non afferra e pur vivendole, provandole, ne restiamo così sconvolti che abbiamo bisogno di "scherzarci" forse per superare la paura dell'ignoto e quella di essere impazziti. Io credo a ciò che hai provato e capisco l'ironia di certi versi...
mi sono ritrovata in una situazione "strana" proprio ultimamente...
un grande bacio
eos

il 31/07/2011 alle 18:19

mia cara Eos, bentrovata!!! grazie d-el -commento...scusa tutti i trattini..è la gatta che batte sui tasti e mi combina guai...se passi dal mio blog cè anche la foto della seggiola rossa...un bacione. mi sei mancata.

il 31/07/2011 alle 20:15

parlavo a me stessa
avvolta d'aria e di frescura.
la notte applaudiva
da lontano.
Era L'alba
di un giorno nuovo...


eccone qui la sintesi, Anronio...grazie e buona giornata a te e a quanti passeranno da queste mie rughe pensose...

il 01/08/2011 alle 08:26

A volte l'Immenso ci è talmente vicino...ci rende partecipi della sua grandezza, del suo "immenso" amore. Cogliere e vivere questi attimi è come vivere un attimo di eternità...un briciolo di paradiso...Molto Bella Deamor...Grazie...Henry.

il 01/08/2011 alle 18:17

ti sono grata per la lettura e il bellissimo commento. Grazie Henry...

il 01/08/2011 alle 19:53

Grazie per la lettura e per il commento Max...buona giornata.

il 02/08/2011 alle 07:02