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Pubblicata il 21/07/2011
Io, null'altro,
fossi cio' che mente ardisse,
ergo, mutar il regredir di azioni rese,
laddove, risultai mortal, accrebbe l'inspirato bisogno di amar.
Lento l'appassir dai desideri, mitigai animi apparentemente naufragati.
Io, dinieghi l'umana fragilita' d'essere, respinga cio' che osai immaginare e
rinasca da mente pura, ove l'azione premediti, eruditi pensieri.
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Che profondità di pensiero stupendo
complimenti figaro.
Marygiò

il 03/08/2011 alle 08:42

ti ringrazio nell'averla letta ciao.......

il 04/08/2011 alle 14:59