PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/07/2011
Qui ed ora,
patisco e mi levo in un volo leggero
spinto dal mio dolore.
Più tardi
affondato dalla mia gioia
invece, striscio
alla ricerca di un altro boccone di felicità.
Occorre sperare il tepore
di un bacio o di un recondito amore
adire al cieco rancore.
Rulla il mio cuore
trombetta la mia voce tremula
senza te,
un cavallo senza cavaliere
una scena senza interprete,
vago, mi ordino e vago ancora
fino all’eternità.
Nascondetemi, imprigionatemi
non ti possa odorare, quella scia infame
di miele, di perduta infanzia,
nel trastullo del meriggio afoso e assolato
all’ombra del cedro.
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Apprezzato comunque, magari non sempre uno può piacere a tutti... appunto è un aspetto personale; grazie!

il 02/07/2011 alle 23:49