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Pubblicata il 28/06/2011
Adesso che li sento incamminarsi, i figli
ricordo il tempo della sete di volerli grandi
sfogliando i giorni come scatole cinesi.
Timbri di voce allora immaginavo,
caratteri sorgenti da scoprire,
come orizzonti di un impaziente sogno.
Ora mi volto per ritrovare quell’acerbo
sommerso dall’oceano del tempo.
Gli occhi di prima luce, quelle finestre aperte,
oltre il vivace ciangottio delle parole
e sento ancora la stretta delle mani,
piccole mani, paffute tra le mie
colme di luminosa vita che incomincia
ed il disordine dei giochi, ora mi manca
giorni inventati sopra il pavimento
scrigno di tutte le avventure,
tornato in fine pietra indifferente.
Resta per me, prezioso più di prima, l’eco
radioso della catena che lega quei ricordi
e lascia il cuore a pendere nel mezzo.
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capita anche a me di ripensare con nostalgia alla prima infanzia dei miei figli e di riconoscerne ora alcuni aspetti che allora non consideravo tutta tesa a vederli grandi, a immaginare come sarebbero stati...ed anche ora mi ritrovo spesso a desiderare che diventino adulti in fretta...salvo poi, lo so già, impiangere questa loro età come ora ne rimpiango l'infanzia.
Credo che nel momento in cui si vivono certi momenti ci sia anche un pò d'ansia che toglie molta magia a ciò che si vive...la stanchezza delle notti in bianco ad esempio rendeva le giornate dei giochi una gran fatica accresciuta dalla responsabilità di essere vigile ...nel ricordo invece tutto è già stato, e ne conserviamo solo la belleza, la dolcezza di un piccolino che si aggrappava alla nostra mano con fiducia illimitata, non c'è l'ansia del futuro...
Ma quei mometi non sono perduti, restano dentro e dici bene nella chiusa, sono più preziosi di prima perchè ora, da lontano, ne apprezziamo tutta la bellezza.
mi è piaciuta moltissimo e la condivido totalmente.
ti abbraccio
eos

il 28/06/2011 alle 08:53

posso solo immaginare quello che si prova, non avendo figli...diciamo che l'hai reso molto bene, soprattutto è bella e poetica, oltre che struggente, la fine, da quel "resta" in poi, quel cuore a pendere nel mezzo, nonostante lo strappo, aiutato dai ricordi, "prezioso piu' di prima", è amore, e accettazione della vita...ciao sancho

il 28/06/2011 alle 10:05

sei il primo che leggo su ph, forse rimarrai il primo.
liberail41

il 28/06/2011 alle 17:22

Sentimenti che legano un pò tutti quelli che hanno avuto i tuoi stessi momenti, gioie e pensieri per i figli, ricordi dolcissimi di piccole mani paffute strette tra le tue, giochi e avventure.
Poesia molto bella, intensa, ben scritta, piaciuta ed apprezzata soprattutto nella chiusa.
Complimenti....un caro saluto,
helan

il 29/06/2011 alle 08:50

Ti ringrazio per il commento e per le parole che condivido pienamente. Ti abbraccio!

il 30/06/2011 alle 16:33

Un grande grazie per il tuo commento e a presto!

il 30/06/2011 alle 16:34

Godilo ora, è un grande momento. Poi le cose cambiano, non diventano né peggiori, né migliori, ma diverse… e quello che era prima non torna. Grazie per il comento.

il 30/06/2011 alle 16:36

Un grande grazie. L'importante è che ph ti piaccia e che ti offra la possibilità di volare con i versi. Ciao!

il 30/06/2011 alle 16:38

Tre volte grazie per il tuo lusinghiero giudizio. Un abbraccio!

il 30/06/2011 alle 16:39

una poesia in cui tutti ci ritroviamo...il desiderio d'avere i figli grandi, autonomi e poi la nostalgia delle piccole cose vissute insieme, quando ancora ci appartenevano...per noi rimane il ricordo e il sapere che sono sereni...molto bello quel cuore che ciondola nel mezzo della catena.
bella ed interessante.
un saluto
ninetta.

il 12/07/2011 alle 13:33

Scusandomi per il ritardo ti ringrazio per il bel commento.

il 26/07/2011 alle 10:53