PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/05/2011
Simone, la tua testa ricciuta, adagiata sul mio grembo
mani che hanno pianto, cercato, sofferto,
perché la felicità distrugge, Simone

ammutolisce, impallidisce.

Ora non so più.

Come piano la vita se ne andasse
rendi l’obbligo e l’oblio al mondo. Lo sai.
Un inchino garbato, via.

Là fuori, nel nero sopra i monti
il selciato che scoppia
e la terra che trema.
- invariabile, costante, transizione –
Si va, e poi, si torna

era già successo altrove, lo so.
era già stato vissuto.
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sì vero... l'ho riscoperta da poco...quest'autrice, pare quasi dimenticata. Donna e premio Nobel. Mica bruscoli...

il 26/05/2011 alle 22:24

eh!!! Grazie Guido...tendo facilmente all'esaltazione...vacci piano...:-) ora vado a leggerti...

il 26/05/2011 alle 22:25

intima, malinconica, tutta, rich.

il 26/05/2011 alle 22:46

molto bella path, un pò triste...felice per la tua riscoperta di G.D.pensa che anch'io la sto rileggendo. ha scritto pure delle favole d'animali.
saluti ninetta
a nuoro esiste pure un ottimo ristorante intitolato canne al vento.

il 26/05/2011 alle 23:11

poesia riproposta sempre bellissima e che diede l'impulso a scrivere per te...
ciao

il 26/05/2011 alle 23:12

eh?? l'ho appena scritta...mai proposta...forse non ho capito, grazie di essere passata.

il 27/05/2011 alle 12:44

Difficile fare poesia eh?
Letta e apprezzata.

il 29/05/2011 alle 12:56

Che bella!
Alessia

il 29/05/2011 alle 19:32