PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/05/2011
Strani compagni di viaggio
hanno bagagli
grevi di eventi
che nessuno aiuta a sollevare:
detentori di un lasciapassare
per valicare frontiere d’infinito

Lunepiene
ho sfogliato
a margherita
prima di raccogliere
il grido del naufrago:
- sonora bandiera agitata
allo schiuso orizzonte -

Con esso
(a cordata)
custoditi nel marsupio
di una conchiglia fossile,
si riversarono
gli echi non uditi
di mille naufraghi
anelanti le rive
e refrigeri di palmizi
e amache capaci di cullare
sogni refrattari
all'usura di ruggini
quotidiane.

Inatteso finale

il diapason del grido
si riversa
nell'orbita oculare
della selenica amante
incapace di generare orgasmi

mentre
sul suo ventre
percorsi labirintici
si snodano a catena
generando nastri d'acciaio
paralleli
condannati a non fondersi
d'abbraccio.


Mio aedo, dimmi,
quale nome smuove
le bianche vele del sogno
represso in stive
di ordinaria follia?

Ha forse un nome il vento
che mi percorre le vene
aduste di primavere
e di mandorli
ingemmati a neve?

- E’ maestrale il vento
che a sera incarna e infrange
il mito dell'amore,
ed è forse poesia
la CITTÀ' del SOGNO
che solo al delirio
della notte si concede
in alibi di un viaggio
senza fine -

-Ecco, le stagioni
volgono alle gemme,
ma il mio roseto
ha brividi d'inverno.-

Reincarnata Penelope
attenderò
il fiorire di un'altra primavera
coi suoi interrogativi
di rondini sui fili
per tornare a scrivere
-su binari di carta-
la trama di una storia senza fine.

Fine
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la prima parte mi aveva fatto pensare a una svolta poetica e di vita, perchè se la poesia è fuoco è la vita che lo alimenta. Ma leggo di margherite sfogliate nell'eterno gioco del "m'ama non m'ama", dell'eterna illusione, di noi tutti, di raggiungere le vette di un amore ideale vivo solo nella mente e che non esiste nella realtà, nella mediocrità del quotidiano....Tutti naufraghi nel mare della vita, alla ricerca disperata di un amore totalizzante che dia cittadinanza nella CITTA' DEL SOGNO e faccia fiorire al suo calore il roseto coperto dal gelo e il mandorlo ingemmato a neve.
La tua delusione è quella di tutti e l'attesa solo di chi non si arrende all'inverno e continua ad aspettare una fioritura che forse non ci sarà mai. Forse.
mi è piaciuta da morire e l'ho molto, molto sentita ritrovandomici completamente. Penelope anch'io, mio malgrado.
sei bravissima Anna, anzi, tu sei il Poeta!
baci
eos

il 23/05/2011 alle 12:14

Mi calza apennello come si suol dire Anna,

Reincarnata penelope
attenderò un'altra primavera
all'infinito della vita.

Mi piace assaje leggerti.
Marygiò

il 24/05/2011 alle 14:32

riletta a distanza di anni confermo quanto ti dissi all'epoca:io ancora Penelope,tu sempre bravissima. Ulisse si sarà perso da qualche parte ma non sarà un giardino coperto di neve a fare da canto delle sirene ;è primavera fra poco,tornerò la fioritura di primavera ma quel profumo di fiori novelli respiriamolo autonomamente ,cioè non c'è bisogno di Ulisse per essere felici è più importante desiderare esserlo . Baci Eos

il 28/02/2024 alle 20:27