Rapido
Fugace
Come attimi d’istantaneo orgoglio
Ci coglie il sonno
Come
Un’alba
Un nembo
Un colpo di vento
La morte.
E non la ipotizzi più
Ma la vivi
Nella tua carne.
Il buio profondo
T’appare
E quel che ti sgomenta
Non sarà l’azzeramento della speranza
Ma la scomparsa dei ricordi.
E ci si getta nel rapido susseguirsi
D’immagini felici
O di ricordi
Dal sapore amaro e salato
Che prendono alla gola.
E così abbracci
Nella solitudine immensa che ti sovrasta
Un sorriso
Una voce
Una moina rugiadosa
Un profumo intenso
Un respiro
Da portarti dentro.
E invece
No.
Allora
Vai in apnea perenne
Sapendo che al riemergere
Sarai
Semplicemente
Ridestato
Per farti
Abbagliare
Dal medesimo Sole.