PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/04/2011
Che io possa alzar lo sguardo
e lì, in occhi vacui,
scorger baglior
di ragion di vita
urlate nelle tue parole.

Il mondo tuo distante,
da ciò che senti dentro,
perchè ormai vaghi,
perso nel vuoto del tuo io
eretto su cumuli e macerie.

E fine del giudizio
e della ragione.
Di matematica e finanze,
calcoli e menzogne
com'è il tuo agire,
ignori l'altrui rispetto.

Affossato nel palazzo
di politica in trasparenza
sol eco lontana
d'un elevato stil di vita
in cui la mente
serviva le membra e il resto.

Or a te dunque
la scelta del mio domani
che io possa ancor
decidere del mio destino
scovando ciò ch'io penso
in cor si celi
nel profondo animo tuo.

E che s'accenda ancor
passione e ardore
che reggea speranze
di giustizia e lealtà
d'un mondo intero.

Che tu possa allor
agir più desto e onesto
in un mondo nuovo
da edificar domani.
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piacevole da leggere e pregna di valori condivisi...
come la precedente resta per me difficile da manovrare per trarne un motivo originale valido...
continuerò a leggerti
me scuso per ora
salute/i
ninomario

il 30/04/2011 alle 12:24

ha ha, facciamo così, te ne scrivo una proprio da musicare, ne ho almeno un decina pronte.
Alla prossima

il 01/05/2011 alle 00:16