PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/04/2011
Solo quando soffro
riesco ad essere me stesso
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

scusa che cavolo vuo dire ?
e se ti rispondessi: solo quando sono felice e nella gioia sono me stessa? meravigliosa scintilante abbagliante avvolgente trascinante. quando invece nel dolore sono un verme strisciante e piangente?
ho incontrato un'amica che ha abbandonato un gruppo di dolore , ora vive brillando nella gioia del cuore. sostiene che questi che sostengono le flagellazioni e i pugnali con sangue che scorre a fiumi, è roba del passato Vecchia. Ora la vibrazione del pianeta è cambiata, dice. Si può vivere nella gioia del cuore come fa lei.
aborro il dolore, non lo so gestire, ho cercato laggiù porte, ma a me non si apre niente, solo vie di Fuga, cambierei pure pianeta. Ho letto però di alcuni che raccontano di quando sul fondo vero del dolore collassata la mente..si spalancano porte..e tutto diventa chiaro. così confesso che non capisco ................ho dei dubbi però...se dietro questo osannare il dolore ci fosse qualche furbetto che avendo poveretto gusti particolari, ed essendosi stufato di ostriche e champagne, gode solo su calici e bidoni di sangue distillato in lacrime.?
ora rileggo i tuoi versi e
m'illumino..certo sei un masochista. semplice :-)

il 22/04/2011 alle 16:16

mi dispiace che tu arrivi alle offese personali. Probabilmente stai leggendo quello che scrivo in modo un poco superficiale. Io non sto parlando di flagellazioni e neppure sto facendo inni alla sofferenza fisica. Io sto parlando della sofferenza intesa come sensibilità alle situazioni che ti circondano che molto spesso, purtroppo, sono di dolore e di ingiustizia. In questi momenti di vicinanza alle persone che soffrono, non per loro scelta, riesco a ritrovare me stesso e la forza di combattere.
Forse non è semplice come accostare ostriche e champagne alla felicità. Ma probabilmente meno banale...

il 22/04/2011 alle 18:33

pochi versi, ma pieni di senso, sentire la sofferenza altrui e farla tua per rendere questa sofferenza "sensata" .

poetessa

il 22/04/2011 alle 19:29

offendersi mi sembra esagerato, anche se lo spazio è tuo , spesso le risposte sono in senso lato, non personalizzato, quindi niente a che vedere con te personalmente, ma rivolte all'idea del dolore. Uno prende lo spunto e in realtà parla di sè, se leggi bene i commenti a me pare che vada così.
Direi che c'è una incomprensione, forse perchè è un argomento così 'delicato' nel senso che fa tanto male ad ognuno di noi. lasciamo perdere le ostriche e ti propongo un brindisi di quel che vuoi alla gioia per me, quel che preferisci per te.

il 22/04/2011 alle 20:00

Come interpretare queste parole?
Di solito chi soffre sta in solitudine,durante la solitudine ci si raccoglie in se stessi.
Si,ha senso.

il 23/04/2011 alle 00:05

Tutti siamo masochisti,tutti odoriamo il dolore.Il dolore ci fa sentire potenti e grandi.Chi ha paura del dolore non conosce la vera gioia

il 23/04/2011 alle 00:06

la tua riflessione mi piace, senza ma e senza se, rich.

il 23/04/2011 alle 10:44