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Pubblicata il 21/04/2011
Amore Infinito

Il mondo fisico è considerato
indipendente e reale in sé,
quando non è altro che un ritmo
nel grande moto universale,
una semplice nota vibratoria
nella sinfonia cosmica dell’Essere.

Non ci sono forme chiuse,
tutte contengono l’Infinito
che non può avere parti,
scissure o modificazioni.
L’Infinito è il moto della vita,
non è separato da alcuna cosa.
È come il respiro dell’aurora
che fuga le nebbie dei picchi.
È come il frastaglio dei crinali
ricomposti in curve melodiose
con i policromi mosaici del cielo.
È come questa valle capricciosa
che pigramente sveglia la pianura
con una piuma bianca di fumo
che s’innalza all’orizzonte.

Le colline che mi circondano,
bardate qui a meli, lì a peschi,
mi fanno intuire che la natura
è guidata dall’Amore Infinito.
Vago un po’ stordito dal caldo
di questa verdeggiante visione,
dove candidi e profumati panni
mi invitano con mille moine
a rinfrescarmi tra le loro ombre.
Ma ombra non sei, l’ombra non è,
perché tu, proprio tu, sei Quello.
Tu sei l’Indefinibile causa
di tutto Questo, l’oggetto
che è altrettanto gioco Infinito,
senza alcuna apparente ombra
perché tutto si risolve in Quello.
L’Infinito procede dall’Infinito,
e Questo moto, fino alla quiete,
resta pur sempre Amore Infinito.
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Troppo bella,
anzi bellissima Vincenzo,
Hai superato te stesso
con questa splendida poesia.


Santa Pasqua.
Marygiò

il 21/04/2011 alle 10:17

Le parti poetiche (non quelle tecnico-descrittive) mi piacciono molto perchè sono intrise di dolce lirismo :

"È come questa valle capricciosa
che pigramente sveglia la pianura"

oppure

"Le colline che mi circondano,
bardate qui a meli, lì a peschi,
mi fanno intuire che la natura
è guidata dall’Amore Infinito."

Una specie di antico poeta romantico, che si riscopre dietro l'angolo del poema religioso.

E poi, per dirtela tutta questi versi:

"Vago un po’ stordito dal caldo
di questa verdeggiante visione,
dove candidi e profumati panni
mi invitano con mille moine
a rinfrescarmi tra le loro ombre."

mi hanno acceso un ricordo: a Procida andavo, in estate, sopra il terrazzo della casa di una mia prozia, per rinfrescarmi tra i "profumati panni" stesi al sole (lenzuola, cuscini, bianche mutande di cotone...).

Buona giornata,

Ferdinando

il 21/04/2011 alle 10:57

"illumino d'immenso" leggendoti! bella bella bella
ti abbraccio
eos

il 21/04/2011 alle 11:45

Grazie cara. Resurrezione del cuore a te, dolce amica.
discri

il 21/04/2011 alle 11:55

Mi fa piacere sentire da un buon concittadino quale
tu sei per me, che la parte romanticona ti sia
piaciuta molto, diversamente da quella tecnica e
descrittiva. Comunque grazie del commento, gradito.
discri

il 21/04/2011 alle 11:58

Mi fai arrossire. Grazie del commento poetico.
Buona resurrezione del cuore!
discri

il 21/04/2011 alle 11:59

Sempre attratto dalle tue disquisizioni fisiche e metafisiche, ne condivido lo siprito e certe visioni che in alcuni casi riesco a concepire anche nel loro opposto senza apparente contraddizione.
Meno propenso a registrare il Bene nell'apparenza idilliaca di certe situazioni che la natura assume, visto che basta spostarsi di qualche grado di longitudine o latitudine per trovare invece la belva furiosa che è alla radice del fuoco cosmico che è in continua ebollizione, generando mostri galattici, immani distruttori infernali, per altro necessari a formare gli atomi di cui siamo composti...
Tutto per dire: bravissimo, continua così! :-)
Un abbraccio
Ax

il 21/04/2011 alle 13:30

Forse ti riferisci a Shiva, il Trasformatore Cosmico.
Comunque grazie del commento.
Ricambio l'abbraccio

il 23/04/2011 alle 17:01